Scuola di pastorizia, un’opportunità per difendere le tradizioni

Scuola di pastorizia, la chiamano anche ShepherdSchool. Un tempo fare il pastore, era un lavoro, o meglio uno stile di vita, che si ereditava, ma oggi molto è cambiato, se non tutto.

Scuola di pastorizia

Alcuni ragazzi vorrebbero fare il pastore, ma non hanno la materia prima. Altri non sanno da che parte cominciare. Oggi c’è una diversa consapevolezza. La pastorizia è un presidio territoriale, che contrasta l’abbandono e l’incuria di colline, boschi e latifondi. La pastorizia quindi può unire produzione di qualità a servizi socio-ambientali, mantenendo bio diversitá, e diminuendo rischi idro-geologici.

Purtroppo però come dicevo questo settore soffre di un difficile ricambio generazionale. Orbene, per poter dare la possibilità ai pastori di formarsi, è stata fondata la prima scuola Nazionale di Pastorizia. La scuola ha come missione anche il diffondere nella società la cultura identitaria di questo settore, salvaguardandone l’identità, ma rispettando l’ambiente con equilibri ecologici. A guidare il progetto della Scuola Nazionale di Pastorizia, un partenariato che riunisce alcuni dei soggetti più importanti su scala nazionale. Sono coinvolti il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

ShepherdSchool

Ma anche l’Università degli Studi di di Torino, Eurac Research, Rete Appia, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Agenform – Agenzia dei Servizi Formativi della Provincia di Cuneo, Associazione Riabitare l’Italia, Nemo – Nuova Economia in Montagna. La scuola, attraverso un percorso formativo, vuole mostrare la complessità di questa professione, troppo a lungo affidata alla trasmissione informale delle competenze. S’imparerà la cura e gestione del gregge, fino alla conduzione di un’impresa agricola. Ma anche la gestione dei rischi ambientali fino all’integrazione pastorizia/turismo o al fondamentale e complesso “sistema di relazioni del pastore”.

Se consapevoli delle proprie potenzialità e messi nella condizione di esprimere la propria professionalità, pastori e pastore possono continuare a essere, e diventare sempre di più, fondamentali produttori di territorio e di sostenibilità per le aree rurali e per le montagne di domani. La scuola per pastori e allevatori, completamente gratuita, immersa in uno scenario unico.

Imparare a fare il pastore in Italia 

Ci troviamo nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Qui nasce la “ShepherdSchool”, presso il centro di formazione “Officine Capodarno”, realizzata nel progetto finanziato dell’Unione europea per l’ambiente e l’azione per il clima) “ShepForBio”. L’obiettivo di questo progetto è quindi la conservazione di alcuni habitat di prateria attraverso la promozione e la valorizzazione delle professioni funzionali. La SherperdSchool vuole essere un modello europeo. Non si deve dimenticare, che l’apporto responsabile dell’uomo, in un progetto di sviluppo sostenibile, può rinforzare l’interdipendenza tra produzione responsabile di beni e servizi e conservazione degli ecosistemi.

La ShepherdSchool, prevede un percorso di formazione in grado di fornire ai partecipanti strumenti teorici e pratici di base, utili all’avvio di una nuova attività. Si terrà particolarmente conto dei temi attuali che gli ambienti montani si trovano a contrastare. La scuola sarà organizzata in modo da garantire una duplice offerta formativa.

Scuola di pastorizia, presidiare il territorio 

Non mancherà una parte teorica, con lezioni in classe svolte da personale tecnico qualificato, accompagnati da visite presso aziende del settore. E una seconda di stage, di trenta giorni totali (non continuativi), in cui i partecipanti affiancheranno professionisti delle realtà produttive nel territorio del Parco nazionale delle Foreste casentinesi .Si tratta di una scuola gratuita per gli aspiranti pastori. Le lezioni teoriche si terranno nei fine settimana, per dare la possibilità di partecipare anche a chi temporaneamente avesse un altro impiego. Agli aspiranti pastori il progetto offre alloggio gratuito presso strutture del Parco nazionale o delle immediate vicinanze per tutta la durata del corso teorico. Nella parte di stage i corsisti alloggeranno presso le aziende agricole coinvolte o in strutture poste in prossimità. Anche in questo caso il costo dell’alloggio è comunque coperto dall’organizzazione del percorso didattico. La scuola continuerà fino al 2027, per altri quattro cicli di formazione.

https://latina.italiani.it/scuola-di-pastorizia-unopportunita-per-difendere-le-tradizioni-dei-lepini/

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