Si è parlato, con malafede e falsità, di debiti, di macerie, di predissesto, di disavanzo di gestione di 180.026 Euro…Poi è tutto sparito, ed è comparso, come per magia, l’avanzo di Amministrazione di 2.045.000 Euro (con il fondo cassa di 1.747.000 Euro).
Ora, se (come hanno scritto) tale avanzo (non un disavanzo ), è “il risultato della gestione degli anni precedenti“, va da sé che la gestione degli anni precedenti è stata molto positiva, contrariamente a quanto si è voluto far credere. E se è vero, come è scritto, che “questi fondi sono stati progressivamente accantonati negli anni, non solo negli ultimi cinque anni”, è altrettanto vero che sono passati dai 335.743 del 2013 agli oltre due milioni attuali. Pure questo dimostra che negli ultimi 5 anni c’è stato un risultato di gestione estremamente positivo.
E se ora è possibile, come pure è scritto, “attingere, limitatamente alla parte disponibile, all’avanzo di amministrazione per dare inizio e riavviare una fase di lavori pubblici”, anche questo lo si deve alla gestione positiva degli anni precedenti (ora sono usciti i soldi…).
Ed è inutile tentare, ancora una volta, di nascondere le proprie inefficienze dicendo “lo hanno fatto prima gli altri…”.
Parliamo dei recenti aumenti delle tasse, per i quali c’è stato un riferimento al 2013. Ma bisogna dare notizie esatte, invece di ingannare la gente.
Nel 2013 c’era già in corso un aumento IMU II° casa, portato in Consiglio dall’amministrazione 2008-2013 e non adottato solo perché furono rinviati i termini per l’approvazione del bilancio (cioè, la patata bollente a chi veniva dopo). Mentre per i rifiuti va incassato quanto si spende, dunque l’adeguamento a 5 mesi dal nostro insediamento era legato alle maggiori spese derivanti dal passaggio alla raccolta porta a porta, effettuato a fine 2012.
Ma all’epoca non c’erano i tagli boschivi (come oggi ), abbandonati per inseguire le quote di carbonio. Non c’era la possibilità di risparmiare uno stipendio (come oggi) a causa del pensionamento di un dipendente. E non c’era neanche la possibilità di trasferire la scuola di S. Rocco in via A. Frank (come oggi).
Il confronto, dunque, è estremamente penalizzante per chi oggi aveva alternative percorribili, ma non ha mostrato adeguata capacità e necessaria sensibilità per non danneggiare le famiglie.
Infatti, con il pensionamento di un dipendente, se non si istituisce un nuovo posto (pure di livello Dirigenziale), c’è uno stipendio in meno da pagare. In fondo, l’area tecnica è andata avanti per anni con due dirigenti…Ed altri circa 30.000 Euro si potevano risparmiare trasferendo ad inizio anno scolastico la scuola di S. Rocco nell’edificio di via A. Frank.
Invece non si riducono le spese (forse non si vuole), e si aumenta mensa, scuola bus, fida pascolo, quota di partecipazione asilo nido e, per ultima, l’Irpef comunale.
E la cosa sfiora il ridicolo, perché non si fanno risparmi consistenti sul personale e sulla scuola, ma ci si vanta di risparmiare 700 Euro per la telefonia, approfittando di offerte presenti sul mercato…
Per non parlare dei tagli boschivi (oggi c’erano condizioni per nuovi tagli fino a 300.000 Euro, nel 2013 te li sognavi). Ma invece di seguirli con cura, hanno peggiorato le cose, perchè adesso chi si aggiudica la gara deve versare l’intero importo entro 10 giorni, e così vanno tutte deserte.
Al contrario, noi li abbiamo seguiti molto da vicino ( non mi stancherò mai di ripeterl), con noi raramente le aste sono andate deserte, e fin quando ci sono state risorse disponibili, non abbiamo aumentato nessuna tassa. Anzi, le abbiamo diminuite (TASI I° casa per due anni, in media 400 – 500 Euro a famiglia), nonostante la riduzione progressiva dei trasferimenti statali ( da 800.000 Euro del 2012 a 290.000 nel 2018 ).
Anni difficili, con tanti cittadini in difficoltà, e le richieste (con dignità) non di essere assistiti, ma di qualche giornata di lavoro per pagare le bollette. E le tante famiglie in cui c’erano figli disoccupati e padri che perdevano il lavoro…In queste condizioni, noi (a differenza di oggi) abbiamo percorso con vigore la via che non fosse quella di aumentare le tasse ma di reperire nuove risorse, sfruttando i tagli boschivi.
Ora, se si parla con onestà intellettuale, le cose vanno ammesse come vere anche quando non conviene. Invece si tenta di far passare il messaggio che non aumentare le tasse negli anni addietro sia stato un errore.
Dunque, non aver danneggiato le famiglie, è stato un errore. Aver diminuito le tasse abolendo la TASI I° casa per due anni, è stato un errore.
In altre parole, l’amministrazione è cattiva se eroga servizi e diminuisce le tasse, mentre è buona se riduce i servizi ed aumenta le tasse.
Siamo alla follia !
Ci sarebbe bisogno di scendere dal piedistallo su cui si è stati messi, ed iniziare a pensare che l’attività Amministrativa è fatta di impegno spesso non visibile, ma che consente di ottenere risultati.
Se si riescono a vendere le sezioni boschive o a trovare altre risorse, se si riducono le spese, se insomma si riesce a far quadrare i conti senza danneggiare i cittadini, si è svolto un buon servizio. Se invece non si riesce, non è colpa degli altri, ma solo della propria inadeguatezza.
A meno che non si vogliano reperire soldi per qualcos’altro…Vedremo.
Dr. Filippo Nigro