Ieri l’udienza pubblica presso il Tribunale regionale di Salerno che dovrà decidere sul futuro delle seggiovie. A marzo lo stop allo sgombero dopo l’ordinanza dell’ex sindaco Nigro.
Un importante pezzo di futuro turistico di Bagnoli Irpino ed in particolare dell’altopiano Laceno potrebbe essere scritto in questi giorni dal Tar di Salerno.
C”è stata ieri mattina alle 9:30, l’udienza pubblica del Tribunale amministrativo regionale salernitano relativa agli impianti di risalita del Laceno, con il Tar che sarà chiamato a decidere sulla proprietà degli spazi dell’areale in cui sono ospitate le seggiovie
La lunga querelle, iniziata ormai diversi mesi fa, fra la storica società che gestisce gli impianti di risalita dell’altopiano (la “Giannoni”) e l’ex primo cittadino di Bagnoli Irpino Filippo Nigro, si era arricchita di un nuovo colpo di scena in seguito alla sentenza del Tar di Salerno che, lo scorso marzo, aveva ordinato il blocco dello sgombero dell’area da parte dell’ex concessionario che, per quasi cinquanta anni aveva gestito le seggiovie del Laceno.
Uno sgombero che era stato predisposto, in un primo momento, con un ordinanza firmata il 12 gennaio scorso proprio dall’ormai ex sindaco bagnolese, il quale si era avvalso della decisione del Consiglio di Stato che, difatti, aveva restituito la titolarità delle aree in questione al Comune di Bagnoli Irpino.
Nel provvedimento sottoscritto da Nigro, si chiedeva, quindi, alla società Giannoni di abbandonare le aree in questione con una tempistica di massimo sessanta giorni (lo sgombero sarebbe dovuto avvenire entro il 13 marzo scorso), per permettere un rinnovamento delle strutture sostenute all’interno della programmazione del Progetto Pilota. Uno sgombero che, però, non è difatti avvenuto, lasciando gli impianti di risalita fermi per l’intera stagione invernale.
Intanto, nei mesi scorsi, la neonata amministrazione bagnolese capitanata dal nuovo primo cittadino, Tersa Di Capua, ha effettuato i primi sopralluoghi nell’area delle seggiovie del Laceno. Le indagini topografiche, svolte con l’ausili dei tecnici ed operatori del settore, sono risultate necessarie per inquadrare fabbricati ed immobili che dovrebbero essere in concessione al comune altirpino differenziandole, al contempo, da quelle di proprietà della società Giannoni.
Seggiovie che, in ogni caso, rappresentano un nodo cruciale ed assolutamente indispensabile per il futuro turistico e lo sviluppo del Laceno. La stazione sciistica dell’altopiano bagnolese, ha infatti, rappresentato per tantissimi anni un insostituibile punto di riferimento per l’intero Sud Italia.
Negli ultimi tempi, anche a causa (ma non solo) della chiusura degli impianti di risalita, il turismo del Laceno ha subito un decisivo rallentamento che, inevitabilmente, ha finito per condizionare le prospettive economiche e di sviluppo non solo dell’altopiano, ma anche del comune di Bagnoli Irpino.
La decisione del tribunale amministrativo salernitano sarà, pertanto, di fondamentale importanza per il futuro dell’intera area e potrà, fornire finalmente una risposta concreta ed esaustiva che dovrà chiarire il reale futuro degli impianti di risalita ed i possibili interventi che, l’amministrazione bagnolese, sarà chiamata a mettere in campo.