Seggiovie, ora la parola al Tar

Il Quotidiano del Sud

Gerardo Stabile, presidente Federalberghi: “nonostante tutto ci organizziamo”.


«Nonostante la complessità del momento ci siamo attivati e continueremo a lavorare per arricchire l’offerta turistica dall’altopiano del Laceno, cercando di rianimare il tutto e coinvolgendo, al contempo, sia il pubblico che il privato».

È quanto afferma, alle colonne de Il Quotidiano del Sud, Gerardo Stabile, presidente di Federalberghi per la provincia di Avellino.

«è impossibile – sottolinea Stabile – non registrare un importante flessione al turismo, specialmente negli ultimi anni, sul Laceno. Dire che non ci sono problemi significherebbe nascondere un qualcosa che è fin troppo evidente, ma accentuare ulteriormente la cosa, vorrebbe dire creare solo un esagerato allarmismo. La stagione estiva, complice anche il maltempo registrato soprattutto nel mese di agosto, non è stata delle migliori: nonostante tutto, i mesi autunnali si prospettano comunque positivi, grazie all’ormai celebre sagra di Bagnoli Irpino che, certamente, porterà tantissimi turisti anche sul Laceno».

Il nodo cruciale, tuttavia, resta ancora una volta la questione legata alle seggiovie. Gli impianti di risalita del Laceno sono, infatti, ancora tuttora fermi e legati alla sentenza del Tar di Salerno che, dopo l’udienza dello scorso 19 settembre, è chiamato a pronunciarsi (molto probabilmente nel corso della prossima settimana) sul futuro delle seggiovie dell’altopiano di Bagnoli Irpino.

«Gli impianti di risalita – prosegue il presidente di Federalberghi  Avellino – hanno da sempre rappresentato l’attività principale per il turismo del Laceno. È evidente che soffriamo enormemente questa chiusura che, evidentemente, è dettata anche da un burocrazia estremamente lenta che finisce, inevitabilmente, per avere pesanti ripercussioni anche sull’economia dell’altopiano. In ogni caso, anche per le festività di Natale e Capodanno, insieme agli imprenditori e alle attività commerciali locali, stiamo lavorando al meglio per provare ad arricchire un’offerta che sia quanto più possibile appetibile e completa.

 Non bisogno dimenticare – aggiunge ancora Stabile – che il turismo del Laceno hanno numerose sfaccettature, fra enogastronomia e tantissime attività da proporre ai turisti dell’altopiano. Le seggiovie sono ferme, ma nonostante le numerose difficoltà, cerchiamo comunque di andare avanti».

Un’ulteriore problematica, evidenziata dal presidente di Federalberghi Avellino, è relativa anche alle strutture: «Il flusso di persone, specialmente in periodi come quelli in cui ha luogo la sagra del tartufo, sono particolarmente elevati. Per questo motivo sorge anche la questione relativa alle strutture dell’altopiano che spesso non riescono a reggere una presenza così elevata di turisti, ma concentrata specialmente in questo periodo dell’anno».

Ma è evidente che l’intera attenzione resta, comunque, catalizzata sull’oramai infinita querele relativa alle seggiovie. I prossimi giorni, con la pronuncia del Tar sull’ordinanza di sgombero emanata dall’ex primo cittadino di Bagnoli Irpino, Filippo Nigro, potrebbe quindi scrivere una pagina importante del futuro turistico dell’altopiano del Laceno.

Il Quotidiano del Sud

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