Stamane mentre ero intento nel sistemarmi, la mente correva e cercavo di ricordare cosa avessi sognato questa notte. Finalmente ricordavo, che sogno strano.
Era una domenica di dicembre ed ero appena arrivato in piazza con mia moglie, trovavo il paese, vestito a festa, c’erano i mercatini di Natale che abbracciavano il centro storico, la piazza, via Garibaldi, piazza Umberto Primo, fino alle due piazze della serra. C’era un sacco di gente, era stata fatta davvero una grande pubblicità su larga scala, che aveva convogliato nel paese una miriade di persone.
Ogni tanto vedevi passare gruppi di persone al passo di guide che facevano tappa in diversi punti del centro storico e nella nostra splendida chiesa, sentivo che c’era un buon ufficio di promozione turistica che faceva pacchetti anche con la costiera e che fungeva da rete anche per le strutture alberghiere. Nel castello c’era la casa di Babbo Natale e si faceva la fila per entrare, non so quanto costava l’ingresso, ma c’era davvero tanta gente che aspettava di vederla. Oltre all’aspetto culinario che offrivano le varie rustiche capannine mercatali, c’erano spettacoli e artisti che giravano in paese, i bambini ne erano estasiati, forse era stato captato qualche buon finanziamento per sostenere l’evento. Sentivo la gente dire che l’evento abbracciava tutti i week-end del mese di dicembre e arrivava a gennaio sino alla befana. Davvero bello.
Ritornavamo in piazza e sentivamo i ragazzi della società calcistica di Bagnoli che parlavano della partita che avevano da disputare nel pomeriggio al campo sportivo, ristrutturato e nuovo in erbetta, si “sfottevano” tra di loro. Nel ritrovarmi con gli amici dopo aver sorseggiato un prosecco, si proponeva di andare a pranzo all’intermedio sul Raiamagra, ma si è domenica divertiamoci un po’.
Salivamo sul Laceno, splendida la cornice invernale, anche senza neve, ahimè si faceva un po’ attendere la neve ultimamente, ma era bello lo stesso il paesaggio. Era stata fatta anche la pista ciclabile sulla strada del circuito, ai bordi della carreggiata che costeggiava il lago, ben divisa dalla strada, e c’era un via vai di bici.
Le grotte erano aperte e fruibili, erano stati realizzati due parcheggi antistante l’ingresso, e c’era addirittura la fila per entrare, il tutto era stato dato in gestione, si erano creati dei posti di lavoro. Le grotte erano sempre aperte, attiravano tanta gente, ma d’altronde si vedeva dal parcheggio pieno.
Passavamo davanti all’ex albergo al lago che mi dicevano fosse diventato una struttura adibita al Relax con un percorso sensoriale di aroma terapia alle erbe di montagna, spa, sauna, bagno turco, doccia emozionale, insomma un percorso relax, i visitatori prenotavano mesi prima. C’erano di nuovo i balconi che adornavano la struttura. Con i lavori di sistemazione del lago che erano stati fatti, lo specchio d’acqua era enorme, c’era anche la spiaggetta artificiale che d’estate veniva usata dai turisti per la tintarella, e per divertirsi fittando i pedalò per fare un giro sul lago. Oggi però c’era solo gente che passeggiava ai bordi del lago, è inverno ci sta. Avevo dimenticato di prelevare a Bagnoli, e allora ci fermammo alla piazzetta Residence, prelevai all’ATM che c’era nella piazzetta, era tutto adornato a festa anche lì, si sentiva proprio l’aria di Montagna. Di lì andavamo a parcheggiare al parcheggio al piazzale seggiovie, gestito dalla stessa società che gestiva le grotte, era abbordabile il parcheggio.
Scendevamo dall’auto e qualcuno proponeva di andare prima di fare un giro a cavallo al maneggio, ma nessuno aveva molta voglia e quindi declinavamo la proposta, magari dato che era ancora presto si poteva fare una partitella al campo di Paintball ai Serroncelli, ma diceva un amico che bisognava prenotare nonostante coprisse una vasta area, perché era sempre pieno essendo l’unico in zona, e allora nulla di fatto, che peccato, la prossima volta. Ci incamminavamo verso le seggiovie, tutto era anche qui adornato a festa, anche vicino la pista di pattinaggio, veniva la voglia di farci 2 risate ma magari meglio a stomaco pieno. Un altro piccolo aperitivo alla Baita, e via a prendere le seggiovie per salire all’intermedio. Grazie ai cannoni di neve artificiale le piste erano fruibili nonostante la neve tardava ad arrivare copiosa.
Saliti all’intermedio ci sedevamo al ristorante e gustavamo un menù che proponeva rigorosamente pietanze del posto a base di tartufo, prodotti caseari, castagne, di produttori locali e anche di cinghiale, grazie ad una filiera che era nata sul Laceno, in virtù di un programma di abbattimento selettivo che era stato fatto nel Parco, il quale aveva tutelato le tartufaie naturali e creato questa rinomata filiera del cinghiale alloctono adattato dei Monti Picentini. Uscivamo a fine pranzo e decidevamo anziché di scendere con la seggiovia di scendere sul fun-bob che arrivava fino a giù. C’era un po’ di fila da fare ma ne valeva la pena, che risate, era sempre aperto, troppo divertente.
Arrivati giù, era già tardo pomeriggio, altrimenti sarebbe stato bello poter andare al parco avventura per fare altre 2 risate, ma stava facendo buio e decidemmo di scendere a Bagnoli ed andare a fare una partita al bowling, sperando che non fosse pieno, visto che ci scocciavamo di arrivare a Mercogliano e tutti venivano qui a Bagnoli. Parcheggiavamo al campetto e andavamo verso il bowling.. Nulla di fatto pieno, l’attesa era troppa. Scendevamo in piazza allora a fare un po’ di passeggio, ridendo sulla giornata trascorsa.. Che bello il mio paese.
Chissà una domenica d’estate cosa avremmo potuto fare, sentivo di un festival nazionale sul Laceno che portava tantissima gente.. ma forse quello era un altro sogno passato… o futuro.. Certo quante opere erano state finanziate e realizzate. Poi mi sono svegliato.
Adamo Patrone
(da Fuori dalla Rete Dicembre 2023, anno XVII, n. 3)