Turismo a Laceno? Occorre creare una dipendenza…

di Michele Garzia

Post dell’autore sul gruppo fb di Pt39 a commento dell’articolo di Federico Lenzi “Fare il bene del paese significa perdere le elezioni“.


Se posso dire la mia, dare le “colpe” ai Bagnolesi e ai loro modi di agire poco “nordici” non è risolutivo soprattutto da un punto di vista di valore di immobili e valore turistico del luogo.

Parlo, oltre che da estimatore del Laceno anche da esperto conoscitore del comparto turistico in quanto da ben 20 anni ne faccio la mia attività!

Quello che a parer mio manca a Laceno (ma ovviamente anche in altre località d’Italia) è un’offerta Luxury da un punto di vista ricettivo.

Da sempre il settore lusso è stato l’anello trainante per tutte le altre attività.

Con questo, ovviamente, intendo dire che è si necessario avere un turismo ricettivo mediospendente ma se ci fossero il 20% di attività destinate all’altospendente queste farebbero da traino per tutti gli altri.

Il settore lusso crea lustro per il luogo e soprattutto obbliga al rispetto di determinati standard qualitativi.

L’offerta di alta fascia non permette che ci siano atti di vandalismo o che comunque seppur ci fossero non sarebbero reiterati, gli stessi operatori turistici diventerebbero “ controllori” e “conservatori” dei loro luoghi.

Adoro tutte le strutture del Laceno ma la sola bellezza naturalistica del luogo non basterà mai a fidelizzare i visitatori anzi li metterà solo in condizioni di poter paragonare il luogo ad altri magari diversamente organizzati.

Anche il mercato immobiliare, ahimè, oggi segue variabili che vanno oltre una curva, oggi si tiene conto di ciò che appare all’esterno, si tiene conto di quanto quel posto possa essere desiderato.

Bisogna creare una dipendenza, ecco cosa, secondo me, ci vuole!

Michele Garzia

creare una dipendenzaLuxuryMichele Garziarilancio del lacenoTurismo