Un campeggio internazionale studentesco si va allestendo sul pianoro del Laceno

Il Tempo (gennaio 1965)

Pubblichiamo su gentile concessione dell’Ing. Aniello Parenti un articolo tratto dal quotidiano Il Tempo (gennaio 1965). L’allora edizione Irpina del quotidiano romano dedica cinque colonne all’istituzione sul Laceno di un Campeggio per gli studenti della provincia di Avellino. A distanza di oltre cinquant’anni il campo scuola dedicato a Bruno Zauli (segretario generale del Coni deceduto negli stessi anni in cui veniva istituito il campeggio sul Laceno), continua a costituire un fermo riferimento per tanti giovani studenti. In un’epoca in cui i campi scuola sono andati via via scomparendo, quello del Zauli a Laceno è un modello che resiste funziona, piace ed è apprezzato. (G.T.)


Un campeggio internazionale studentesco si va allestendo sul pianoro del Laceno

Un coordinatore di educazione fisica e un medico saranno sempre presenti

Sarà l’alimentazione a base di cibi poveri di principi nutritivi, dipenderà dal ritmo accelerato della vita, certo si è che i giovani i quali portano a termine le fatiche di un anno scolastico si riducono in condizioni tali da destare preoccupazione.

Le migliorate condizioni economiche, in generale, consentono di non trascurare il necessario durante l’anno ed in particolare nel periodo che precede gli scrutini e gli esami i quali, malauguratamente cadono nel periodo di calure opprimenti. La mamma, sempre premurosa, pensa alla fettina di carne, alla frutta, al goccio di vino buono, al merluzzo, alle aringhe e alle pillole di fosforo, consigliate per gli esaurimenti nervosi, per il “plus lavoro” mentale, per gli stati di deperimento. Malgrado tutto lo studente, il quale ha tratto più o meno profitto dagli studi, abbisogna ancora d’altro che non può trovare nella casa e nell’ambiente sociale in cui normalmente vive. Per il suo fisico, per la sua mente, per lo spirito è bene che egli trascorra alcuni giorni all’aria aperta e possibilmente in montagna, dove l’aria pura, la quiete, le bellezze del paesaggio ritemprano le energie e ristabiliscono l’equilibrio psichico e fisiologico.

La scuola che come la famiglia cerca di andare incontro alle esigenze dei giovani, anche da noi, ha pensato di apprestare un campeggio montano, dove un certo numero di studenti può trascorrere un periodo di vacanza. Di località amene in Irpinia ce n’è un poco da per tutto sui monti fitti di vegetazione rigogliosa e ricchi di acque, ma l’altopiano del Laceno indubbiamente esercita un fascino speciale per la particolare, suggestiva atmosfera di pace che vi si respira. Al Laceno, a due passi dal villaggio alpino con le belle villette che ogni anno aumentano di numero a cingere, in un abbraccio policromo, la distesa smeraldica dell’altopiano, all’ombra di alberi annosi, sorge il campeggio per studenti.

L’ amministrazione comunale di Bagnoli Irpino ha provveduto a far arrivare nella zona prescelta l’acqua, ha fatto costruire corpi di fabbrica dalle cucine e dei servizi igienici. La zona, ampia e ridente, in cui sono state montate le tende ed i campi da gioco, è stata recintata ed allacciata alla rete elettrica.

Da un edificio di Bagnoli sono stati trasportati a Laceno le tende “Policamp” con pareti mobili, letti metallici, comodini pieghevoli, tavoli, panchette, scendiletto in legno, sacchi a pelo, sacchi sherpa, borracce, ghirbe, tazze, piatti, posate, pentole, cuscini, federe, lenzuola, coperte. Tutto il materiale, scelto e nuovo di zecca è servito ad attrezzare convenientemente una tendopoli accogliente, razionale, moderna, in cui quarantotto studenti per ciascun turno con alla testa il Direttore del Campo, Preside De Simone, il Vice Direttore, prof Panio Adamo, assistiti dai prof Sabino Rotondo, Luigi Galasso e Capolupo, trascorreranno quindici giorni, alternando ai giochi, alle escursioni, alle partite di pallacanestro, di pallavolo di ping pong, ai pasti ben distribuiti e sufficienti, ore di salutare riposso. E tutte le attività, ivi compresi i canti e i cori e le conversazioni piacevoli e gli scambi di idee e di impressioni sui paesaggi e sui luoghi visitati, concorrenti a creare quel clima di cooperazione, di reciproco rispetto, di amicizie sincere caratteristico della vita sociale più progredita.

Il provveditore agli studi dott. Barletta, cui sta a cuore ogni manifestazione che mira all’educazione fisica ed al miglioramento intellettuale e spirituale degli adolescenti, si è prodigato con giovanile entusiasmo per far sorgere a Bagnoli il campeggio, il quale negli anni prossimi, affluiranno, con gli studenti irpini, quelli delle circoscrizioni degli altri provveditorati agli studi d’Italia.

Sarà sempre presente al Comune il coordinatore di educazione fisica prof Pasquale Ammendola, che si è battuto per realizzare questa bella istituzione, ed il dott, Guerriero, coadiuvato da un altro medico. Siamo sicuri che all’infuori di saggi e preventivi consigliati, i medici avranno ben poco da fare. Al contrario dovrà essere sempre occupato il rag. Giovanni Guarino economo del campo. Al Laceno l’appello non manca ami agli anziani, figuriamoci ai giovani che hanno stomaci efficientissimi, il magazzino sarà ben fornito di ogni ben di Dio.

Il prof Beniamino Contino si è impegnato ad assolvere lodevolmente le mansioni di cuoco. chi ha partecipato a simposi ricchi di pietanze ammannite  dal prof Contino giura che a lui in una gara di arte culinaria toccherebbe il mestolo d’oro. Acqua fresca e leggera se ne trova a Laceno e sui monti che gli fanno da corona, la buvette del campo sarà ben fornita.

Nelle ore in cui gli studenti fraternizzano con i villeggianti e con i turisti i locali pubblici non mancano e possono accogliere i loro parenti in visita.

Fermandosi in una delle zone boschive più ricca del Mezzogiorno non diciamo che gli studenti si faranno una cultura, ma con l’aiuto di qualche esperto, arriveranno a distinguere un pino silvestre da un faggio, un ontano napoletano da un carpino o da un cerro. Per aggiornarsi sulla ricerca e sul mercato dei profumati e preziosi tartufi delle montagne di Bagnoli, i curiosi potranno rivolgersi sempre al Comm. Capozzi.

E chiudiamo dicendo che la scuola, con il campeggio, oltre a promuovere ed incoraggiare le salutari vacanze all’aperto s’inserisce nel vivo della società, suscitando l’amore per la montagna, alla quale potrà arridere un avvenire di progresso se oltre al reddito delle tipiche produzioni degli alberi, degli allevamenti zootecnici, della lavorazione dei prodotti del latte, riceverà l’apporto della nuova ricchezza del turismo.

Desiderio Altamura

(da Fuori dalla Rete, Maggio 2020, anno XIV, n. 2)

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