Le Domeniche senza calcio, quello vero, quello dilettantistico mi rattristano. Gli occhi si inumidiscono nel vedere le condizioni pietose di un campo sportivo che ha visto tanti ragazzi bagnolesi crescere da protagonisti, quanta passione sul Vittorio Gatti, quanti sacrifici ma anche quanti momenti di felicità.
Sono quasi tre anni che il calcio a Bagnoli è scomparso, complice anche il lockdown che ha costretti tutti a rimanere a casa e che ha bloccato per un periodo i campionati dilettantistici, ma dopo che nessuno ha voluto rilevare la società ASD Vincenzo Nigro niente si è mosso. Non si può continuare a vivere di ricordi, non si può continuare a fare a meno del calcio.
Qualcosa si sta facendo al livello giovanile, grazie all’impegno di Nigro Francesco, noto in paese per il suo impegno nel sociale, ex portiere ma soprattutto grande appassionato di calcio.
Il suo “sfogo” sul sito di Pt39 deve far riflettere soprattutto chi in passato ha avuto la possibilità di giocare grazie a persone che per pura passione si sono impegnate, si sono messe a disposizione per farli giocare per farli divertire per avergli dato la possibilità di socializzare, di crescere sani non solo fisicamente ma anche sani nei principi morali e di comportamento.
Io credo sia arrivato il momento di compattarsi, di unire le proprie forze, di mostrare anche riconoscenza, non può una sola persona con la collaborazione di qualche genitore di buona volontà, fare l’allenatore, il dirigente, il preparatore e quant’altro.
Questi ragazzi, tra l’altro davvero un bel gruppo, sono il futuro calcistico di questo paese, bisogna secondo me, creare una nuova struttura societaria, continuare e rafforzare il settore giovanile in attesa che torni quell’entusiasmo nei ragazzi, che da sempre è stato l’elemento fondamentale per i successi sportivi di questo paese.
Michele Frasca