Proseguono gli incontri elettorali in vista delle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Campania in programma il prossimo 20 e 21 settembre. E continua anche il confronto a distanza tra le forze politiche in campo.
Sabato 12 settembre alle ore 16.00 in piazza Leonardo Di Capua a Bagnoli sarà la volta di Giovanni D’Ercole, candidato nella lista di Fratelli d’Italia, a incontrare amici e simpatizzanti.
Giovanni D’Ercole, dirigente regionale del partito di Giorgia Meloni e figlio di Francesco D’Ercole, storico dirigente del MSI-AN, nonché a sua volta ex consigliere regionale, prova a conquistare un seggio in Regione Campania a sostegno di Stefano Caldoro.
Per Giovanni D’Ercole la tappa di Bagnoli sarà un rirorno alle origini, la destra storica bagnolese infatti ha sempre avuto in suo padre Francesco un riferimento in provincia ed in regione. Quella di domani sarà un occasione quindi per riallacciare con la “vecchia guardia” quel filo interrotto nel 2010 con la mancata elezione di Francesco D’Ercole al consiglio regionale della Campania e per iniziare un nuovo percorso con i tanti sostenitori “vecchi e nuovi” di Giorgia Meloni.
Domenica 13 settembre 2020, a partire dalle ore 11.00 in piazza Leonardo Di Capua a Bagnoli Irpino, ci sarà l’apertura della campagna elettorale della lista Terra, la compagine che riunisce le diverse anime della sinistra extraparlamentare (Sinistra italiana, Prc, Pci, Partito del Sud e altre forze sociali).
L’incontro promosso dal bagnolese Domenico Buccino storico militante del partito comunista e referente a in paese del movimento “Terra”, vedrà la partecipazione dei candidati al consiglio regionale nel collegio di Avellino, Tony Della Pia, segretario provinciale di rifondazione comunista, Annamaria De Stefano, Alfredo Gialdieri e Rita La Bruna.
La lista ecologista, da qui il nome Terra e il simbolo raffigurante una figura umana di colore rosso in piedi sulla terra verde (lavorata ma da bonificare) che guarda il mare, candida alla presidenza della Regione Campania l’avvocato Luca Saltalamacchia e la storica militante antidiscarica Stefania Fanelli (ma la legge impone di indicare un nome soltanto).