Aneddoti burleschi

di Grazia Russo

Fino a qualche decennio addietro, la consapevolezza di appartenere a una comunità con tradizioni proprie e una parlata particolare, stringeva ancor di più i legami all’interno di ogni paese della nostra Irpinia. Tutti i membri della stessa comunità erano uniti da vincoli di solidarietà. Recita un detto irpino: Taccaréime, mmenùzzeme e mméneme miezz’a li mii! (Bastonami pure, riducimi a pezzi, ma poi gettami in mezzo ai miei!).

La rivalità tra i paesi ha dato luogo alla creazione di aneddoti tendenti a mettere in ridicolo la scempiaggine o comunque i difetti degli abitanti dei paesi vicini. In verità, si tratta spesso di racconti che correvano sulle labbra di entrambi i paesi rivali, invertendo il ruolo del burlone con quello del beffeggiato. Il paese rivale di Bagnoli era Montella. I bagnolesi crearono questo aneddoto allo scopo di sottolineare la cattiva fama dei montellesi.

Come fu che il SS. Salvatore divenne patrono di Montella

Allorché il Padreterno creò il mondo, creò pure le città, i paesi e i villaggi. E volle che tutte queste comunità di fedeli avessero un Protettore. Sicché, una volta che ebbe finito, disse ai Santi: – Ognuno di voi adesso si proponga come Protettore di un paese o di una città.

E così San Gennaro scelse Napoli, San Modestino Avellino; San Lorenzo si prese Bagnoli, Sant’Amato Nusco, San Sebastiano Cassano… Pareva che avessero finito, ma a un controllo Montella risultò senza Patrono.

– Possibile che in mezzo a tutti voi – esplose il Padreterno – non c’è un Santo che si assuma la missione di proteggere questo paese!

I Santi finsero di non aver udito. Allora intervenne Gesù e pregò la Madonna: – Mamma, perché non ti offri tu come protettrice di Montella?

– Preferisco Bagnoli.

– Bagnoli è stato già scelto da San Lorenzo.

– Ebbè? San Lorenzo è il protettore e io la protettrice! – rispose la Madonna al figlio. E aggiunse –  Se hai tanto a cuore Montella, perché questo compito non te lo prendi tu? – E fu così che il Salvatore, dando ascolto alla Madre, divenne patrono di Montella.

Il SS. Salvatore, però, dichiarò che intendeva premunirsi: – Accetto l’onere di proteggere questo paese. La mia casa, però, la voglio in cima a quella montagna!

Vedi quanto sono mala gente i montellesi che pure il Santissimo Salvatore volle guardarsi da loro!

Grazia Russo

(da Fuori dalla Rete, Dicembre 2018, anno XII, n. 6)

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