Oggi arrivano conferme per la previsione fatta nell’ultimo editoriale quando avevamo prospettato un peggioramento del tempo per gli ultimi giorni del mese di marzo. Sarà la Valle del Rodano a salire sugli “scudi”. Una valle che prende il nome dal fiume omonimo che dall’Alpi sfocia nel mediterraneo vicino alla città di Marsiglia.
L’aria fredda proveniente dalle latitudini settentrionali europee scorre verso sud senza incontrare ostacoli montuosi sul suo percorso. Tale sinottica non si verificava da diversi anni. Ci troveremo in presenza di un nucleo di vorticità molto freddo, stimabile in – 34° alle quote superiori (circa 5000 metri).
Le acque più calde del mediterraneo, con relativo scalzamento del calore presente, creerà le condizioni per formare una depressione al suolo sul mar ligure mentre in quota si formerà un vortice più spostato verso ovest (struttura che viene definita “Baroclina”).
Questo favorisce un’elevata instabilità atmosferica foriera di rovesci, temporali con grandine, e copiose nevicate in montagna. Tali fenomeni saranno più intensi e persistenti al nord e sulle regioni tirreniche. Il peggioramento prenderà l’avvio da mercoledì 30 marzo e ci accompagnerà per tutta la settimana.
Fra venerdì 1 e sabato 2 aprile tornerà la neve sui rilievi appenninici. La quota varierà da nord a sud. In Campania prevediamo accumuli interessanti già oltre i 900 metri.
Ci sono probabilità che fenomeni nevosi possano verificarsi anche a quote più basse? Lo vedremo nel prossimo aggiornamento che sarà pubblicato giovedì 31 marzo.
Michele Gatta
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