Oggi 7 dicembre 2023, vigilia della festa dell’Immacolata a Bagnoli (e non solo a Bagnoli) si fa il digiuno a pane ed acqua risultato di un voto fatto nel 1656 quando si invocò Maria Immacolata per la sua intercessione presso l’Altissimo per essere liberati dalla peste.
- Iacopo Bonavita di Lauro detto il Capoccia fu il primo ad essere colpito dalla furia della peste del 1656. Annotato come il 364º morto nel giorno 27 ottobre, il Canonico aggiunse parole che descrivono la sua valentia: “ Nello stesso giorno (è morto) Mastro Iacopo Bonavita di Lauro, alias Capoccia, maestro scultore, uomo valentissimo nella sua professione, conforme si vedono in diversi paesi le sue opere et in particolare in tutte le Chiese di Bagnolo, di Nola, di Tiano (l’odierna Siano in provincia di Salerno) et altri luochi.
- Scipione fu il secondo del gruppo dei tre (Capoccia, Scipione, GiovanDomenico) a morire. Il suo nome appare nella lista come il 659º morto. Era il 19 ottobre 1656. Come per il Capoccia, il Canonico che annota la sua morte lo segnala come: “Mastro Scipione Infante, huomo eccellente nel desegno et opera della scultura , morto con Sacramenti.”
- Del gruppo dei tre, il Vecchia morì per ultimo il 21 novembre del 1656 e nella lista è annotato come il 681º. È interessante notare che il Canonico annotò solamente l’Infante ed il Bonavita come mastri, e non il Vecchia.
Antonio Pinieri e Marialuigia Labbiento
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