La campagna elettorale entra nel vivo. Iniziano a delinearsi schieramenti e candidature. Lo scenario al momento non è ancora chiarissimo, ma i presupposti portano tutti in un’unica direzione: un’ulteriore frammentazione politica e la seria possibilità che a giocarsi la partita saranno almeno quattro liste.
Il peggiore degli scenari possibili per una piccola realtà qual è quella bagnolese. A primeggiare sono, ancora una volta, la smania di protagonismo di alcune “prime donne” che hanno già “dato” al nostro paese e delle quali i bagnolesi, immaginiamo, farebbero volentieri a meno.
La caccia a potenziali candidati è iniziata, e qui entrano in gioco i cosiddetti “compositori di lista”, equivoche figure nostrane che svolgono da decenni questo losco mestiere con l’unico obiettivo di mettere in piedi compagini amministrative compiacenti, servili, per poi tirare indisturbati le fila da dietro le quinte. Queste persone a differenza delle “prime donne”, quelle per le quali la fascia viene prima di tutto, non si sono (quasi) mai candidate ma preferiscono agire nell’ombra, nel torbido, in modo da privilegiare i propri interessi personali a discapito di quelli collettivi.
Per i vecchi e nuovi “compositori di lista” la scelta dei candidati deve ricadere possibilmente su persone presentabili, facce pulite, che abbiano ambizioni personali, un buon bacino di voti e, perché no, anche positivi trascorsi in ambito sociale e culturale. Ci sono poi alcuni “compositori di lista”, i cosiddetti emergenti, che non avendo mai partorito un’idea in vita loro provano ad intercettare persone un po’ a casaccio. Va bene chiunque, senza troppi fronzoli, purché si raggiunga l’obiettivo.
Cosa succederà, quindi, da qui ad ottobre? È ancora presto per dirlo, ci aspetta un’estate di fuoco, l’approssimarsi della scadenza elettorale accenderà ancora di più gli animi e la ricerca spasmodica di candidati. In uno scenario con quattro liste trovare 48 candidati è impresa assai ardua. L’auspicio è che finalmente i bagnolesi si sveglino e prendano a calci nel culo questi pseudo personaggi, che hanno costantemente deciso le sorti di questo paese da diversi anni a questa parte. Con risultati pessimi, che sono sotto gli occhi di tutti.
Serve un chiaro cambio di passo, occorre che scendano in campo persone serie, qualificate e scevre da ogni condizionamento. Che abbiano davvero a cuore gli interessi del paese. Siamo pronti per una svolta? Spero proprio di sì. È in gioco il futuro di tutti noi.
Giulio Tammaro
(da Fuori dalla Rete, Giugno 2021, anno XV, n. 3)
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