Bella l’idea di trasferire la Pinacoteca al Castello…

Maggioranza Consiliare 2013-2018

I quadri della pinacoteca erano stati collocati con altre opere d’arte in uno scantinato di fianco ai bagni del municipio. Ritirata la chiave da un impiegato comunale scendemmo con cautela fino al piano terra, aperta la porta trovammo sotto di noi un ammasso confusionale di opere d’arte di ogni genere e periodo. Si andava dai quadri alle tele, dalle sculture alle prime rudimentali fotografie. Un dimenticatoio dove moriva la memoria storica di Bagnoli Irpino“.

E ancora: “Continuiamo il resoconto della discesa in quello scantinato dove l’uomo sembrava aver perso la ragionevolezza e qualsiasi parvenza di buon senso. Quadri appoggiati gli uni agli altri senza protezione si perforavano le tele a vicenda, l’umidità scendeva in grandi gocce sui dipinti accatastati ai muri, la polvere aveva nascosto alcune opere senza protezione alcuna, i quadri sembravano gettati alla rinfusa come ferri vecchi in una discarica. In questa discesa agli inferi della cultura bagnolese, al freddo silenzio dell’ex monastero di Santa Caterina ci tenevano compagnia i tarli: intenti a rosicare via un pezzo della nostra storia dai dipinti su tavoletta. Era peggio di quanto ciascuno di noi poteva immaginare“.

È la descrizione (fatta non da noi) dello scantinato degli orrori, in cui è stata lasciata a marcire per anni un pezzo dell’arte e della cultura Bagnolese, nel disinteresse e l’indifferenza degli amministratori del tempo. Una pagina davvero triste della storia del nostro paese, che noi abbiamo provveduto a cancellare.

Ed i quadri, grazie alla passione e l’entusiasmo di Grazia Maria (Assessore), di Attilio, di Alba e Federico, di Angelo e Domenico, sono stati collocati in maniera impeccabile nelle sale dell’ex Municipio, unica sede idonea e disponibile al momento.

Così è rinata nel 2015 una bellissima Pinacoteca, inaugurata da uno dei maggiori critici d’arte d’Italia, il prof. V. Sgarbi. E non si contano i complimenti ricevuti.

Adesso, però, leggiamo che i quadri erano stati sistemati alla meglio nella ex sala consiliare.
Una considerazione estremamente riduttiva, che svilisce, oltre al nostro impegno, pure quello di chi ha offerto la propria collaborazione in maniera gratuita, con l’unico scopo di rendere un servizio al paese. Non è giusto, non è corretto.

Chi dice queste cose dovrebbe riflettere sul fatto che oggi siede in Giunta con il vice sindaco 2008 2013, anni in cui i quadri sono stati lasciati a marcire al freddo di uno scantinato. Noi, invece, li abbiamo recuperati da un deterioramento forse irreparabile.

Ed il punto di partenza per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico è stato quello ed il Castello in rovina, non il trasferimento della Pinacoteca riallestita nel Castello restaurato. Idea comunque molto bella, tantè che noi lo avevamo annunciato già nell’Agosto del 2017, alla sua inaugurazione.

E quanto più i quadri recuperati ed il Castello restaurato raccolgono l’entusiasmo dei visitatori, più risulta evidente che il nostro impegno ha reso un buon servizio al paese.

Maggioranza Consiliare 2013-2018

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