C’è chi ama quelle da sgranocchiare in strada, chi le cuoce nel camino di casa, chi le fa saltare in padella e chi le preferisce lessate: le castagne, che per l’elevato contenuto di carboidrati e la facile accessibilità erano chiamate anche pane dei poveri dai nostri nonni, non possono mancare sulle tavole d’autunno.
Anche perché in quello scrigno bombato e compatto, ricoperto da una buccia lucida e leggermente lanosa, si nascondono proprietà nutrizionali insospettabili, che fanno della castagna un vero toccasana (anche contro i malanni di stagione, a quanto pare).
Ecco tutto quello che dovreste saperne, tra benefici, proprietà e controindicazioni.
Danno una sferzata di energia
Una manciata di castagne contiene circa 25 grammi di amidi, cioè zuccheri che vengono assorbiti molto lentamente dall’organismo, consentendo dunque di mantenere stabili i livelli di glicemia nel sangue: ciò è fondamentale per non avere cali energetici e per combattere gli stati di indebolimento psico-fisico.
Per questo motivo, in vista di un’attività particolarmente impegnativa dal punto di vista mentale (come, ad esempio, un esame universitario o un colloquio di lavoro) o per prepararsi alla pratica sportiva, basta mangiare 4-5 castagne, che garantiscono vitalità e resistenza.
Le castagne fanno bene all’intestino
Le castagne contengono un buon apporto di fibre: in 100 grammi di prodotto, infatti, ce ne sono quasi 5 grammi. A trarne giovamento è sicuramente l’apparato intestinale, che viene sbloccato (nel caso in cui ci fosse un problema di stipsi), regolarizzato e mantenuto in salute. Bastano 3-4 castagne, un paio di volte a settimana.
Addio ai crampi muscolari
I semi del castagno contengono anche un buon quantitativo di sali minerali. In particolare sono ricchissimi di potassio (quasi 400 grammi per 100 grammi di prodotto), che aiuta a prevenire i crampi frequenti, monitora il corretto funzionamento dei muscoli, tiene sotto controllo la pressione arteriosa e regola la ritenzione idrica. Non manca nemmeno il fosforo (81 mg), in grado di potenziare l’attenzione, la concentrazione e la memoria, mantenendo in salute il sistema nervoso.
Sono adatte anche ai celiaci
Le castagne non contengono glutine, quindi possono essere consumate anche da coloro ai quali è stata diagnosticata la celiachia, cioè un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, provocata dall’ingestione di questa sostanza presente in alcuni cereali. I celiaci possono utilizzare, ad esempio, la farina di castagne, che ha un valore energetico simile a quello di altre farine e contiene un ottimo quantitativo di fibre.
Le castagne fanno ingrassare?
Gli amidi contenuti nelle castagne, che durante la cottura in parte si trasformano in zuccheri semplici, fungono sì da ricostituenti naturali ma sono anche decisamente nemici della bilancia. Chi sta seguendo una dieta dimagrante dovrebbe moderare il consumo di questo alimento: meglio mangiarne 4-5 a settimana, non di più.
Buone sì, ma che siano ben cotte!
Se le castagne vengono cotte poco o male – e ciò capita spesso quando si arrostiscono – l’amido rimane crudo, creando qualche problema di digestione: se questa sostanza non viene abbrustolita bene, infatti, si può avvertire il classico peso sullo stomaco, con gonfiore e talvolta dolore.
Gli oligosaccaridi presenti nelle castagne, invece, continuano a fermentare nel colon perché gli enzimi non sono in grado di scinderli e lavorarli. Per questo motivo chi soffre di colite, gonfiori addominali e mal di pancia frequenti dovrebbe evitare di mangiarle.
Qual è il metodo di cottura meno calorico?
Le castagne sono costituite per l’84% da carboidrati, per il 9% da lipidi e per il 7% da proteine, quindi l’apporto calorico è piuttosto sostenuto. Ma qual è il metodo di cottura più salutare, che non minaccia particolarmente la linea?
Non c’è dubbio: per chi vuole dormire sonni tranquilli, la lessatura (magari in pentola a pressione) è sicuramente il sistema migliore: una manciata di castagne bollite (circa 100 grammi) contiene 120 kcal. Le caldarroste, amatissime soprattutto per il sapore bruciacchiato, sono un po’ più caloriche rispetto alle ballotte: 193 kcal per 100 grammi di prodotto. Quelle essiccate, che normalmente si acquistano al supermercato, sono le più caloriche perché contengono 287 kcal.
Un trucco per capire se sono “difettose”
Quelle tondeggianti, dure e di colore marrone scuro sono sicuramente le migliori da acquistare o raccogliere nei boschi. Tuttavia può capitare che all’interno delle castagne (anche nelle più belle) si sia insediato un piccolo parassita, che rende il seme non commestibile. Ma come si fa a capire se la castagna è difettosa?
Basta metterla in una bacinella piena d’acqua: quella ammaccata e avariata galleggia. Al contrario, quella sana cade sul fondo.
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