Combattere il cyberbullismo: un dovere morale

di Daniele Marano

Il CyberBullismo, piaga del nostro tempo, va cancellata quanto prima.


Per la cronaca, sono chiamati così tutti gli atti di bullismo compiuti attraverso i nuovi mezzi di comunicazione: smartphone, e mail, forum, community,ecc

Prestare molta attenzione a quello che scriviamo è fondamentale anche perché l’età media delle persone “on line” è scesa paurosamente negli ultimi anni.

Un bambino può leggere i nostri eventuali messaggi, messaggi che quando mandati a una singola persona devono restare privati. Quante volte, infatti, in maniera istintiva “screenschottiamo”? Ebbene non è un fattore positivo perché la condivisione di i nfo privat e oltre che un reato può portare a conseguenze penali e sopratutto morali.

Come comportarsi? Bisogna rispettare una certa “netiquette” sapendo che tutto ciò che facciamo sui social o altro è in condivisione con un vasto pubblico.

Insomma a volte è fondamentale tornare alla vecchia sana comunicazione, parlare a 4 occhi sia per inviare messaggi positivi sia se si ha qualcosa da dire.

Indubbiamente la nuova era ha portato miglioramenti nella comunicazione specialmente nella riduzione della distanza con persone a noi geograficamente lontane ma ha anche creato problemi di questo tipo. D’altronde se anche un grande come Umberto Eco si è lasciato dire “«Internet ha dato diritto di parola agli imbecilli» , e addirittura ha evocato soluzioni passate: «C’è un ritorno al cartaceo. Aziende degli Usa che hanno vissuto e trionfato su internet hanno comprato giornali. Questo mi dice che c’è un avvenire, il giornale non scomparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere. A maggior ragione nell’era di internet in cui imperversa la sindrome del complotto e proliferano bufale», c’è assolutamente da credergli.

Daniele Marano

(da Fuori dalla Rete, Marzo 2020, anno XIV, n. 1)

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