Complesso monumentale di San Domenico nel degrado: sommerso dalle erbacce e dai rifiuti
La denuncia (di Giulio Tammaro)
Si utilizza spesso, e dal mio personale punto di vista molto a sproposito, il termine turismo associato a Bagnoli. La piazza e la politica locale discutono da anni di progetti faraonici, dalla riqualificazione dell’area seggiovie con annessi nuovi impianti di risalita, al recupero del bacino del lago Laceno, passando per l’apertura delle grotte del Caliendo. Poi capita di transitare davanti la chiesa di San Domenico e ci si accorge che non si è in grado di fare nemmeno la normale amministrazione.
Ora provate ad immaginare le nuove seggiovie che portano su e giù i turisti, il lago trasformato in oasi naturalistica, meta di scolaresche e amanti della natura, le grotte finalmente accessibili a tutti e poi immaginate di proporre allo stesso visitatore, che ha goduto di tutte queste bellezze naturali e paesaggistiche, una visita guidata alle bellezze architettoniche presenti a Bagnoli. Arrivati a San Domenico lo scenario che si aprirà davanti agli occhi sarà quello di un luogo abbandonato a sé stesso, con paletti, istallati per limitare i parcheggi selvaggi, in alcuni casi divelti, altri raccordati alla bell’e meglio, il portale della chiesa di San Rocco ancora abbandonato sotto il portico fra spazzatura di ogni genere ed escrementi di animali, erbacce che fuoriescono dalle pietre di basalto o dal muretto a fare da cornice al busto di Ambrogio Salvio (povero Salvio, illustre figlio di Bagnoli, uomo mite e buono che tanto si è prodigato per il convento di San Domenico e per il suo paese natale).
Questo è lo spettacolo che appare fuori senza contare ciò che si schiuderà davanti agli occhi una volta aperto il portone della chiesa. A quel punto sarà la muffa e l’umidità a farla da padrone, fra restauri mai terminati e la grande pala d’altare raffigurante la Madonna del Rosario (il famigerato Marco Pino da Siena) istallata provvisoriamente nell’aula liturgica da ormai circa dieci anni, con la cornice e i quadretti ancora ammucchiati sul pavimento.
Tutto quello che vi ho descritto lo potete notare dalle foto a margine dell’articolo o più semplicemente transitando per San Domenico. Ed è davvero triste segnalare il degrado in cui versa uno dei luoghi simbolo di Bagnoli, eppure dista appena 50 metri dalla piazza e nessuno se ne accorge?
In attesa di nuove seggiovie, che speriamo vivamente vengano realizzate al più presto, invitare a pulire e sistemare il largo antistante la chiesa di San Domenico è chiedere troppo?
Giulio Tammaro
LE FOTO: LUGLIO 2020
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