Coronavirus, sospese tutte le Celebrazioni Eucaristiche
Pasquale Cascio (Arcivescovo)
A tutto il popolo di Dio,
la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) ha espresso la sua posizione circa il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sul coronavirus dell’8 marzo 2020.
La nostra arcidiocesi (S.Angelo-Conza-Nusco-Bisaccia) ne prende atto, indicando le seguenti norme:
- sono sospese tutte le Celebrazioni Eucaristiche sia feriali che festive;
- è sospesa ogni altra forma di celebrazione e di preghiera pubblica, che aggreghi la comunità;
- in occasione di esequie, ci si limiti alla benedizione della salma nel cimitero con la sola presenza dei familiari;
- le chiese rimangano aperte durante la giornata, in orari stabiliti, per la preghiera personale; si raccomanda ai parroci di essere presenti nelle chiese, almeno negli orari in cui era prevista la Celebrazione Eucaristica, per assicurare la vicinanza alle comunità;
- la celebrazione degli altri sacramenti è sospesa, tranne per situazioni particolari da concordare con il vescovo. Invece è possibile celebrare il sacramento della Riconciliazione, non utilizzando i confessionali, ma luoghi più ampi, come la sacrestia, conservando la debita distanza;
- a tutela della salute fisica degli anziani e dei malati è opportuno non recarsi nelle abitazioni per la Comunione Eucaristica;
- i fedeli sono sollevati dall’obbligo del precetto festivo, però si consiglia di seguire le Celebrazioni Eucaristiche festive nelle dirette televisive. Anche la nostra diocesi trasmetterà il sabato alle ore 18.00 la Celebrazione privata dell’Arcivescovo dal Santuario della Beata Vergine del Buon Consiglio in Frigento (Av). Sarà possibile seguire la diretta in streaming sul canale diocesano di Facebook @ArcidiocesiSantAngelodeiLombardiCNB. Sul digitale terrestre la diretta sarà sul canale TRBC (canale 81). Inoltre la domenica alle ore 11.00 la Celebrazione sarà trasmessa dal Santuario San Gerardo Maiella in Materdomini (Av). Sarà possibile seguire la diretta in streaming sul canale diocesano di Facebook @ArcidiocesiSantAngelodeiLombardiCNB; oltre che sul canale @telenuova2. Sul digitale terrestre la diretta sarà sul canale Telenuova 2 (canali 219 e 85).
- Queste norme sono in vigore a partire dalla sera del 9 marzo fino al 3 aprile.
Carissimi, viviamo questo tempo di rinuncia e di ristrettezza con spirito di carità fraterna. Siamo chiamati alla responsabilità civile e cristiana, che diventa attenzione, solidarietà e vicinanza affettiva e spirituale. È un modo concreto per vivere l’abbandono fiduciale e fiducioso nella paternità di Dio e nella potenza di Gesù Salvatore. Ci accompagnino Maria, salute degli infermi, e i nostri santi patroni.
Di cuore vi benedico.
Sant’Angelo dei Lombardi, 9 marzo 2020
Pasquale Cascio
Arcivescovo
CS n. 11/2020
Decreto “coronavirus”: la posizione della CEI
La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese.
Rispetto a tale situazione, la CEI – all’interno di un rapporto di confronto e di collaborazione – in queste settimane ha fatto proprie, rilanciandole, le misure attraverso le quali il Governo è impegnato a contrastare la diffusione del “coronavirus”.
Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, entrato in vigore quest’oggi, sospende a livello preventivo, fino a venerdì 3 aprile, sull’intero territorio nazionale “le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.
L’interpretazione fornita dal Governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”. Si tratta di un passaggio fortemente restrittivo, la cui accoglienza incontra sofferenze e difficoltà nei Pastori, nei sacerdoti e nei fedeli. L’accoglienza del Decreto è mediata unicamente dalla volontà di fare, anche in questo frangente, la propria parte per contribuire alla tutela della salute pubblica.
Roma, 8 marzo 2020
Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.