Dalla tutela della Pecora Malvizza alla promozione del Pecorino Bagnolese: il sogno di Sara Moscariello e Patrizio Della Polla
Passione, sogni e resilienza sono i pilastri che animano la storia della Cooperativa Agricola Pecorino Bagnolese. Fondata nel 2009 a Bagnoli Irpino, questa piccola realtà agroalimentare ha saputo affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione, senza mai tradire i valori che ne sono alla base. Al centro del progetto c’è la Pecora Malvizza, emblema di autenticità e qualità, il cui pregiato latte racconta la storia di una razza autoctona e di una terra che, pur restando saldamente legata alle sue radici, guarda al futuro con ottimismo e determinazione.
La cooperativa custodisce un sapere antico, che viene rinnovato giorno dopo giorno grazie alla passione e alla dedizione di chi lavora con amore per trasformare il latte in un formaggio che è testimonianza di resistenza culturale e rispetto per la terra. Dietro questa realtà, che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, ci sono nove pastori, ma soprattutto l’audacia imprenditoriale di Sara Moscariello e la maestria del casaro Patrizio Della Polla. È grazie a loro che il mestiere del pastore è stato riportato alla sua dignità, preservando la memoria di un patrimonio che non smette mai di sorprendere.
“Coltiviamo il futuro, custodendo la memoria”, afferma Sara Moscariello, che ha saputo intrecciare l’arte casearia con una visione imprenditoriale attenta e rispettosa. Grazie al suo impegno, la cooperativa ha dato nuovo slancio al lavoro dei pastori, garantendo loro una giusta remunerazione per il latte delle pecore Malvizze e valorizzando la qualità che ogni giorno questi allevatori offrono con il loro lavoro.
Nel 2009 Sara e il marito Patrizio hanno scommesso su un percorso in salita ispirati dalla volontà di restituire dignità a un mestiere che troppo spesso veniva ignorato. “Il mio sogno è sempre stato quello di dare valore al lavoro dei pastori, uomini che ogni giorno si prendono cura della terra e degli animali con una passione che niente e nessuno può spegnere”.
Il suo intuito si è rivelato fondamentale, un vero e proprio atto di riscatto per il mestiere del pastore e per la promozione della pecora Bagnolese, una razza autoctona ormai rara, ma che rappresenta un patrimonio inestimabile per la produzione del Pecorino. “I pastori meritavano finalmente un compenso equo per il latte che producono, perché è il loro impegno e la loro passione che rendono questo formaggio speciale”, afferma con fermezza.
La Pecora “Malvizza” e il Pecorino Bagnolese sono il cuore pulsante della cooperativa, due simboli di resistenza che, minacciati di scomparire, sono stati riportati in vita grazie al loro impegno. “Questa razza è la nostra anima, e la sua protezione è la nostra missione”, afferma Sara con evidente passione. “Non è solo una risorsa per il formaggio, ma l’essenza stessa della nostra montagna e della nostra identità.” La cooperativa ha preso a cuore la salvaguardia di questa razza autoctona, tutelandone la genetica e rispettando al contempo l’ambiente che accoglie questi animali.
Accanto a Sara, un ruolo fondamentale nella cooperativa è ricoperto dai pastori, ma è Patrizio Della Polla a mantenere viva l’arte casearia. Figlio di pastori, ha ereditato dal padre l’amore per gli animali e dalla madre la passione per la lavorazione del latte. Un mestiere che ha perfezionato nel tempo, unendo arte e esperienza. Con il suo lavoro meticoloso e paziente, Patrizio preserva la tradizione casearia di Bagnoli Irpino. Ogni forma di Pecorino Bagnolese che nasce dalle sue mani è una testimonianza di qualità e competenza, un segno tangibile della produzione locale. “Nel gesto lento e preciso di Patrizio, il latte si trasforma in poesia”, afferma Sara, riconoscendo in lui non solo un maestro, ma un vero custode di un sapere che si tramanda di generazione in generazione.
Conosciuto nel dialetto locale come “casu’r pecora”, il Pecorino Bagnolese è un formaggio che nasce dalla capacità di lavorazione del latte crudo della Pecora Malvizza. “Seguiamo tecniche tradizionali, rispettando ogni fase del processo per garantire un prodotto di alta qualità”, spiega Sara. “Il latte crudo, riscaldato a 40°, viene addizionato con caglio di agnello, la cagliata viene rotta e messa nelle fuscelle per spurgare e salare. La stagionatura in grotte di pietra dona al formaggio il suo sapore intenso e piccante, arricchito dagli aromi delle erbe selvatiche dei pascoli oltre 1000 metri di altitudine. Ogni forma è un segno del legame con la nostra terra”, afferma Sara, con orgoglio. “Questo formaggio è il nostro tesoro e lavoriamo per farlo riconoscere come I.G.P. o D.O.P. a livello internazionale.”
Ma la Cooperativa Agricola Pecorino Bagnolese non si ferma qui. Sara e Patrizio sono pronti a inaugurare un nuovo caseificio moderno lungo la strada che conduce a Bagnoli Irpino, dove i visitatori potranno immergersi completamente nell’esperienza della produzione del Pecorino Bagnolese. Un luogo dove il passato e il futuro si incontrano, dove sarà possibile assistere dal vivo a ogni fase della lavorazione e vivere una vera e propria esperienza sensoriale che coinvolgerà i cinque sensi. “Siamo emozionati per questo nuovo progetto”, afferma Sara. “Non si tratta solo di un nuovo spazio produttivo, ma di un’opportunità per tutti di entrare in contatto con la nostra realtà, con il nostro lavoro, con la passione che mettiamo in ogni forma di Pecorino Bagnolese. Vogliamo che ogni visitatore possa sentire il profumo della montagna, il calore del nostro lavoro, e la bellezza di un territorio che ha tanto da offrire.”
Questo nuovo caseificio non sarà solo un punto di produzione, ma anche un centro di accoglienza per turisti e appassionati di enogastronomia, un luogo dove il passato e il futuro si incontrano, dove la lavorazione del formaggio viene celebrata con rispetto, ma anche con la giusta dose di innovazione.
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