Dopo quasi trent’anni nel calcio bagnolese ritengo sia giunto per me il momento di farmi da parte. Largo ai giovani. In tutti questi anni ho avuto la fortuna di conoscere tante persone e con alcune di loro è nata una collaborazione finalizzata alla crescita sportiva, e non solo, di tantissimi ragazzi.
Vorrei ricordare con affetto e con rimpianto Emilio Frasca presidente per tanti anni che con la sua passione ha dato lustro a questa società.
Preparatore atletico, allenatore, dirigente, vice presidente e infine presidente. Tante le cariche ma sempre vissute con grande umiltà e con un principio fondamentale: insegnare ai ragazzi i sani princìpi dello sport.
Il calcio a Bagnoli ha sempre avuto un posto di rilievo tra i giovani e dalla nascita del settore giovanile è diventato nel tempo sempre di più la principale attività extrascolastica. E con la crescita di questi ragazzi si è potuto poi negli anni affrontare campionati regionali di prima e seconda categoria quasi sempre da protagonisti.
Purtroppo da qualche anno si è passati da un numero considerevole di ragazzi che permettevano di partecipare ai campionati di under 18, allievi, giovanissimi, esordienti, primi calci, ad un numero davvero esiguo da poter partecipare a stento a campionati a 5×5 o a 8×8. Una triste realtà che ha condizionato anche la partecipazione ai campionati dilettanti regionali.
Da qualche anno per partecipare ad un campionato di seconda o di prima categoria c’è la necessità di ricorrere a calciatori di altri paesi. I ragazzi, oltre a non avere più la passione “morbosa” di una volta, a conclusione della scuola superiore vanno quasi tutti all’università e non hanno la possibilità di allenarsi e la loro saltuaria disponibilità non può essere presa in considerazione per formare una rosa che dia le necessarie garanzie per partecipare e portare a termine una stagione calcistica lunga, problematica e faticosa.
Tanti sono i ricordi belli, ed è difficile fare un elenco, purtroppo però è un ricordo brutto che ha segnato la mia esperienza in modo negativo e doloroso, la morte sul campo, durante la fase di riscaldamento, di un nostro tesserato Di Maio Salvatore, grande portiere ma soprattutto un gran bravo ragazzo. Gli ultimi sei anni, per me saranno indimenticabili, sono stati esaltanti per i risultati ottenuti, due semifinali, due finali play off e un campionato di seconda categoria vinto alla grande. Il successivo campionato di prima vissuto da protagonisti, a cinque giornate dalla fine eravamo primi in classifica, incredibile per una squadra esordiente. Poi la sconfitta di misura ai play off con Rocca S. Felice ha decretato la fine di un sogno.
Sei anni vissuti tutti di un fiato tra gioie e delusioni che hanno comunque completato una grande storia sportiva iniziata a fine anni 80. In punta di piedi così come sono entrato esco dal calcio bagnolese, senza rimpianti ma certamente col dispiacere di non aver potuto quest’anno continuare l’avventura in prima categoria conquistata con tanti sacrifici e sofferenze. Purtroppo non si sono create le condizioni per poter affrontare il campionato, pochi i ragazzi locali disponibili ed allestire una squadra quasi tutta “forestiera” non aveva senso nè sotto l’aspetto strettamente sportivo nè sotto l’aspetto economico. Il futuro calcistico, mi verrebbe da dire, lo vedo un po’ offuscato, ma spero proprio di sbagliarmi.
Potenzialmente sono tante le persone competenti che potrebbero aprire un nuovo ciclo. È comunque auspicabile che si ritorni ad una sola società per non disperdere i pochi ragazzi “calciatori” presenti nel paese, e con la consapevolezza che se si vuole tornare a certi livelli non si può pensare di fare a meno di alcuni “forestieri”.
Michele Frasca
(da Fuori dalla Rete, Maggio 2019, anno XIII, n. 2)
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