Fino ad oggi come si è manifestata?
Sicuramente diversa da quella del 2017. Quest’anno ci troviamo di fronte ad una sinottica che vede l’anticiclone nord-africano meno invadente sulla nostra penisola.
Una situazione che avevamo annunciato già nel mese di maggio, quando spiegavamo che l’ITCZ ( parametro che misura l’invadenza dei flussi di calore in movimento dall’equatore verso il nord-Africa) si sarebbe mantenuto più a sud rispetto all’anno precedente. Solo sulla zona più occidentale del mediterraneo, tale differenza, sarebbe stata meno netta.
Addirittura, le correnti instabili atlantiche hanno avuto maggior possibilità d’interessare le zone centrali europee, spingendosi fin verso le nostre regioni settentrionali e parte di quelle centrali. Il meridione, sostanzialmente, si è trovato al limite di questi due tipi di correnti. Pertanto, qualche afflusso di calore è stato avvertito soprattutto sulle due isole maggiori e la Calabria. Ma niente di eccezionale.
Cosa aspettarci dall’ultima decade del mese di luglio? E dal mese di agosto?
L’ultima parte di luglio non sarà differente rispetto alla prima. Dopo una breve fase di caldo che ha interessato il centro-sud, le correnti fresche settentrionali, che già nella giornata di sabato 21 luglio hanno portato temporali sul nord-Italia e su parte del centro-Italia, ad inizio settimana coinvolgeranno anche le regioni meridionali. Le temperature scenderanno di diversi gradi.
L’ultima settimana di luglio dovremmo trascorrerla con un campo di alta pressione che però non sembra proporsi come un vero baluardo alle ulteriori insidie instabili atlantiche. Le temperature ritorneranno gradevoli. Pur non escludendo qualche affondo di calore, non riteniamo che lo stesso possa portare temperature particolarmente alte. Nelle zone interne del centro-sud avremo anche qualche temporale pomeridiano.
Quest’anno il mese di agosto sarà decisamente diverso rispetto a quello dello scorso anno (indimenticabile la prima settimana che portò sull’Italia temperature che battevano records assoluti). Molto probabilmente potremmo trovarci anche a cospetto di un mese nel quale si manifesteranno diverse fasi instabili per la nostra penisola. Soprattutto per le regioni centro-settentrionali(e Campania?).
Non escludiamo qualche fase in cui, momentaneamente, potremmo essere interessati da correnti prefrontali(fase che precede l’arrivo di una perturbazione) che porteranno aumenti termici anche consistenti. Ma gli stessi avranno tempistiche alquanto brevi.
In conclusione, confermiamo che l’attuale stagione estiva non sarà ricordata come fra quelle più calde ed afose!
Michele Gatta
LE MAPPE
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