Fototrappole della Comunità Montana contro la strage di fusti nei monti Picentini

Rassegna stampa

Attenzione sempre alta sui Monti Picentini. L’Asa di Montella, associazione per la salvaguardia dell’ambiente, denuncia ancora una volta i tagli abusivi nei boschi dell’Alta Irpinia. E parla di vera e propria distruzione, con mani armate di motosega che agiscono indisturbate a danno del patrimonio verde. Fenomeno, si sottolinea, che si ripete con cadenza quasi giornaliera.

Questa volta, dopo numerosi appelli, l’Asa denuncia il triste fenomeno scrivendo anche al Ministero per l’Ambiente, oltre che alle autorità locali. Ed intanto l’Ente Parco approva il bilancio annunciando nuove misure per contrastare i tagli. Di ieri l’annuncio del presidente dei Parco dei Monti Picentini, Pompeo D’Angola. Che scrive: «È stato approvato il mio primo bilancio con il voto favorevole di tutti e ventisei comuni presenti. Grazie a tutti i colleghi sindaci. A breve, inoltre, installeremo, in alcune zone, le fototrappole per contrastare e tentare di debellare il taglio abusivo degli alberi».

L’Asa parla di «taglio illegale fuori controllo». E con l’attivista Carmine Pasquale dichiara: «L’Associazione ambientalista, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei cittadini nella tutela e nella gestione dell’ambiente, nel recente passato ha più volte espresso forte preoccupazione per i tagli illegali di alberi nel Parco Regionale dei Monti Picentini. Con l’autunno questo fenomeno si è riacutizzato. Ormai, da più di un mese, lo scempio degli alberi tagliati illegalmente continua a ripetersi, con cadenza quasi giornaliera. Perfino in zone di riserva integrale del Parco. L’area maggiormente interessata ricade nei pressi del belvedere di Ripe della Falconara, tra i Comuni di Montella e Volturara Irpina. Uno dei luoghi più iconici dei Monti Picentini».

L’azione di denuncia di Asa, sul tema degli tagli, è l’ultima in ordine di tempo dopo le segnalazioni degli ambientalisti di Nusco, che la scorsa estate avevano espresso grosse preoccupazioni per i tagli e per i conseguenti impatti negativi sull’assetto idro-geologico dell’area. A Nusco si poneva l’attenzione sull’impianto autorizzativo, considerato eccessivamente permissivo. Adesso si preme soprattutto per potenziare l’attività di controllo e le sanzioni per le attività fuori legge. E quindi ancora pressing, dopo le richieste di Asa di partecipare ai tavoli e ai confronti tra Parco dei Picentini e Comune di Montella. «Ad oggi nessun segnale sembra essere pervenuto da parte di chi ha potere e dovere di intervenire. Chiediamo, pertanto, al Parco Regionale dei Monti Picentini, alla Comunità Montana Terminio-Cervialto e ai Comuni di Montella e Volturara Irpina di comunicare se siano state adottate (e quali siano) opportune iniziative di accertamento e misure di prevenzione.

E, altresì, chiediamo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla Regione Campania, al Comando Regionale Campania dei Carabinieri Forestali e alla Prefettura di Avellino di controllare e vigilare su tale vicenda». Appello firmato dal Consiglio direttivo di Asa composto da Rocco Bruno, Vito Di Benedetto, Giuseppe Liotti, Salvatore De Simone, Carmine Pascale.

E la questione ambientale tiene banco in tutta l’Alta Irpinia, da Montella a Bisaccia passando per Nusco o Conza. C’è il tema idrico, paesi colpiti da interruzioni idriche pressoché quotidiane come Montella, Nusco, Torella o Sant’Angelo dei Lombardi. Tema eolico, con autorizzazioni che continuano ad arrivare da Conza ad Est. A Bisaccia intanto ci si interroga con preoccupazione su un elettro-chimico previsto nell’area del Formicoso, per cui si chiede la presentazione di osservazioni per ottenere quantomeno chiarimenti sul progetto.

Giulio D’Andrea – Il Mattino 2 Novembre 2024

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