Qualche mese fa mi sono divertito a ironizzare e fare un po’ di satira su situazioni, vicende e personaggi coinvolti a vario titolo nella recente tornata elettorale amministrativa che ha interessato il nostro paese. Chi mi frequenta, conosce questa mia indole umoristica. Non credevo, certo, né era mia intenzione urtare la suscettibilità di alcuno. Né tanto meno “attaccare” od offendere. E invece qualcuno (forse troppo immedesimatosi nei miei scritti satirici…) si è urtato ed indispettito… Qualcuno evidentemente poco incline a chi non la pensa come lui, a chi non lo asseconda ed ossequia, che, mal sopportando il dissenso e scritti satirici (non certo aggressivi né offensivi), ha reagito con insulti, ingiurie ed offese personali.
Nella satira, si sa, il confine fra scherzo, fantasia, creatività e realtà è sempre alquanto labile. Chi agli scritti satirici, ritenendosi coinvolto e leso, reagisce in maniera scomposta e ingiuriosa, evidentemente vi trova poco scherzo, fantasia e creatività..…e tanta realtà…
Mi ero ripromesso di soprassedere e non replicare a tali insulti, se non altro per evitare di alimentare ulteriori screzi, peraltro di scarso interesse pubblico. Però di fronte alla ostinata persistenza di certi insulti e all’astio e al livore sconcertanti che trasudano certi articoli, non posso, mio malgrado, esimermi da qualche riflessione e constatazione.
Sembra come assistere alla scena di un esorcismo, con questi articolisti livorosi accaniti, come indemoniati, a vomitare tutto il loro odio e i loro rancori repressi contro il malcapitato dissidente di turno, le cui parole sono suonate loro, evidentemente, come il dimenar per l’aere di croce ed acquasantiera del sacerdote esorcista.
Si è rivisto quel solito classico atteggiamento astioso e livoroso di certi soliti squallidi personaggi della “vecchia sinistra” che, insofferenti al contraddittorio (e intolleranti pure alla satira “non allineata”), in mancanza di argomentazioni valide e pertinenti, sanno solo ricorrere all’insulto, all’offesa personale e all’ingiuria. Atteggiamento questo certo non usuale e comune a tutto il mondo della “sinistra” e che non la identifica, ma tipico e riconducibile solo a certa parte, gretta e meschina, di cui questi articolisti livorosi e rancorosi ne sono la concreta espressione e rappresentazione.
A destare ancor più sconcerto e pure amarezza è, poi, anche la provenienza di questi insulti.
E’ fuor di dubbio che il ricorso “al basso piano dell’offesa personale” (per dirla con le parole di un mio caro) è azione sempre riprovevole, dovunque provenga e qualunque ne sia la fonte e l’origine. Sconforta ed amareggia di più, però, se, a ricorrere all’insulto, all’offesa personale e all’ingiuria, è un maestro, un insegnante, un docente, un professore, un “educatore” dei nostri ragazzi, dei nostri figli…, chi, cioè, dovrebbe contribuire alla formazione e favorire la crescita umana, civile e sociale dei nostri giovani…
A cosa serve tutta l’istruzione e la cultura di questo mondo in presenza di un animo intollerante ed astioso e, quando contraddetto, aduso all’insulto e all’offesa personale..?? A cosa serve tutta l’istruzione e la cultura di questo mondo, se poi si trasmettono questi messaggi e si danno questi insegnamenti all’odio, al rancore, all’insulto e all’offesa personale..?? E’ una questione di “bassezza”, certo!! E non fisica… Come sapientemente detto da Papa Francesco “l’insulto è un modo per sminuire l’altro. Non c’è bisogno di andare dallo psicologo per sapere che, quando uno sminuisce l’altro, è perché non può crescere, ha bisogno che l’altro vada più in basso per sentirsi qualcuno…”.
E chissà se nostri illustri antenati come il Di Capua, il D’Asti, il Salvio, il Lenzi, etc… avrebbero apprezzato e sarebbero lusingati di tale discendenza… Magari avrebbero sorriso di fronte all’ironia sferzante e al sarcasmo pungente di scritti satirici, tipica mordace espressione culturale (non certo nel leggere insulti ed ingiurie..). Oggi, invece, gli emuli (improbabili) di Lucilio e Marziale, di Petronio e Giovenale, per gli insofferenti e gli intolleranti risultano divertenti, piacevoli e culturali solo se e quando dediti agli altri…
Ci si vanta di tutta una serie di opere ed iniziative alla cui realizzazione si sarebbe contribuito quando ricoperto cariche amministrative. Un elenco di cose buone, certo… Strano, però, che amministratori tanto attivi e prolifici, come certi squallidi personaggi, quando poi hanno proposto la propria candidatura a primo cittadino del paese, non abbiano raccolto altrettanto concreto e tangibile riconoscimento e consenso, riportando, anzi, nelle circostanze, sonore sconfitte popolari e venendo ricacciati (dal popolo però…) nei loro antri oscuri…
Meno strano che nel loro elenco abbiano omesso (dimenticanza..??) tante altre opere ed iniziative pure realizzate sotto la loro amministrazione, come ad esempio la “monorotaia”, la “piramide storta” sulla torre dell’orologio, i “bagni pubblici” nel parco. E sono sempre gli stessi che, da amministratori, hanno lasciato in stato di abbandono in umidi scantinati i preziosi quadri della Pinacoteca Comunale, molti dei quali, per questa causa, seriamente compromessi e rovinati (e oggi per fortuna recuperati e custoditi nelle migliori condizioni, e non certo grazie a loro…). Gli stessi che, sordi alle istanze della cittadinanza, non sono stati capaci di mettere mano al Regolamento Usi Civici, con conseguenti contenziosi giudiziali a carico di tanti cittadini, rei solo di volersi approvvigionare di legname per uso domestico familiare (situazione anche questa oggi brillantemente risolta… e anch’essa non certo grazie a loro…). Gli stessi che, per incrementare le entrate comunali, invece di sostenere le vendite dei tagli boschivi, volevano cedere la gestione delle nostre montagne a ditte private truffaldine e coinvolte in molteplici inchieste giudiziarie… (e sul punto mi è motivo di orgoglio e soddisfazione aver all’epoca, da “consigliere della minoranza”, contribuito a contrastare e bloccare tale loro nefasta iniziativa, uno “scempio” come fu allora definito…). Quegli stessi sempre sotto la cui amministrazione, per la loro scellerata inerzia sulla vertenza seggiovie (non dando il giusto seguito a favorevole sentenza giudiziale, per non prendersi la briga di intimare lo sgombero al gestore privato e liberare così le aree demaniali) e ignorando, peraltro, anche tutti gli abusi ivi perpetrati (…), hanno determinato la perdita di cospicui finanziamenti per il rifacimento degli impianti obsoleti e fatiscenti e posto le condizioni per l’attuale situazione di confusione e stallo sulla vicenda. Quegli stessi amministratori che, dopo aver ben “seminato” nell’area PIP, alla prima occasione hanno raccolto i primi frutti… Gli stessi che, fra tanti problemi e priorità, hanno trovato il tempo e i soldi per occuparsi e costruire anche le case ai pipistrelli… (mentre altri, dopo di loro, si sono preoccupati piuttosto di costruire una piccola caserma ai carabinieri, per assicurare un presidio di controllo e di sicurezza al paese…).
Peccato però che, oltre a loro, anche tanti altri si siano presto, molto presto, dimenticati di tutto ciò…
E così, nonostante tutto questo, ancora oggi questi squallidi personaggi, grazie alle loro indiscusse doti di “imbonitori”, continuano, direttamente o per interposta persona, a controllare, indirizzare, gestire, amministrare e determinare le sorti del nostro paese (esprimendo qualcuno per questo addirittura anche pubblici ringraziamenti scritti, …pur senza ricoprire ufficialmente alcuna carica amministrativa…). Ma tant’è…
E per carpire consenso e solidarietà, con la loro subdola scaltrezza, rispolverano vecchi slogan e leitmotiv e cercano di suscitare concorde sdegno dando ancora sempre addosso a Nusco, De Mita e i “Demitiani”… Loro che prima per anni hanno osteggiato Nusco, De Mita e i “Demitiani”… Per poi starci insieme e condividere liste e amministrazioni comunali nel decennio del centro-sinistra dal 1997 al 2008… Per poi riprendere ad osteggiarli nel 2008 ed inneggiare alle “catene spezzate”… Per poi, con destrezza trasformistica senza pari, riannodare queste famigerate “catene” nella recente tornata elettorale che ha interessato il nostro paese pochi mesi fa e starci nuovamente insieme e condividerne lista ed amministrazione (e taluno anche passeggiarci e banchettarci assieme…).
Ma insomma…pè ‘sti squallidi personaggi…’sto Nusco, De Mita e i Demitiani sò buoni o sò malamenti..?? Ci sciolgano una buona volta questo amletico dubbio ed escano fuori da questa loro perenne opportunistica ambiguità..!!
E poi, da esperti e navigati “imbonitori” vorrebbero pure imbrogliarci dicendoci di aver organizzato la “resistenza”… E che “resistenza” sarebbe mai questa..?! “Resistenza…a intermittenza”..?? Quando sì…e quando no..?!?! La resistenza a seconda (non dei secondi…), …a seconda delle loro convenienze..!!
E magari si scopre pure chi, “resistente” da giovane, si è poi da adulto rivolto a Nusco per l’occorrenza…
E poi parlano e vorrebbero pure dare lezioni di dignità e di coerenza…. Ma ci facciano il piacere..!!
Il trasformismo opportunistico di questi squallidi “imbonitori” (ormai risaputo ai più) è davvero stomachevole. Vomitevole, per dirla con un francesismo. Però, grazie alle loro doti di “imbonitori”, riescono sempre a turlupinare, a persuadere e a tenersi a galla.
Questi squallidi equivoci personaggi non sono la “sinistra”. Col loro livore, la loro animosità e la loro cattiveria, coi loro opportunismi e le loro convenienze, costoro della “sinistra” rappresentano solo l’espressione più becera e meschina, che ne ha inquinato e compromesso (e continua ad inquinarne e comprometterne) l’immagine e la storia. Se i partiti di “centro” si sono dissolti per una ragione estrinseca, eliminati da un “golpe giudiziario”, il rischio per la “sinistra” è, invece, di dissolversi per una ragione intrinseca, cioè per l’astiosità, la cattiveria e l’opportunistico trasformismo di elementi e personaggi come questi, ancora presenti nelle sue fila.
Fiducia e speranza nei giovani, nelle nuov45e generazioni emergenti, affinchè facciano pulizia e si liberino una volta per tutte di questi squallidi personaggi, zavorre pesanti ed ingombranti (e controproducenti…), che, per questa loro inclinazione all’insulto e al “basso piano dell’offesa personale”, hanno alimentato (e continuano ad alimentare) sempre e solo odio e divisioni.
Probabilmente a queste mie parole faranno seguito altri insulti ed altre ingiurie. Poco male… Serviranno, ove ce ne fosse ancora bisogno, per (de)qualificare, etichettare ed evidenziare ancor più la meschinità di questi squallidi personaggi.
Ad maiora et meliora…
Mike Nigro
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