Il Cineforum Cinemacelleria festeggia 10 anni di attività

Il post di Alejandro Di Giovanni

PT39 si unisce ai tanti che in questi giorni si stanno congratulando e complimentando con gli ideatori e organizzatori di questa associazione bagnolese che ha compiuto ieri 10 anni di vita. Un’iniziativa culturale lodevole che dà lustro al nostro paese. Ad maiora! 


2 febbraio 2009, la chiave che si gira e un’idea, pian piano le forme: il primo astuccio con i primi film in dvx, le prime immagini di film classici attaccate precariamente, il vecchio computer, il primo film originale posto sulla mensola (Scusate il ritardo, Massimo Troisi), il primo film visto (I pugni in tasca, Marco Bellocchio), il primo proiettore, il vecchio frigo, la parete imbiancata dove avremmo poi proiettato innumerevoli film, le mensole di tre metri per ospitare una collezione sempre più vasta: 1, 2, 100, 2000… fino ai 5000 film di oggi.

Macelleria, la scritta incisa sul marmo che ci apparì quando venne giù l’insegna del partito, e ci piacque, ancor di più la composizione “CineMacelleria”, che per tutti sarebbe comunque poi rimasta semplicemente “La Macelleria”.

Luogo di cultura cinematografica, ma anche (e soprattutto) luogo di aggregazione e ritrovo, è il posto dove è bello andare la sera, perché sai che quella porta sarà sempre aperta a tutti, che qualcuno lì lo troverai sempre, il posto dove è bello tornare, perché sai che lì ci sei stato e ci starai sempre bene, come a casa.

Le serate, i tavolini con le birre, le carte, le sigarette, la musica, le risate, mille cose, un passato e mille passanti: chi non è entrato almeno una volta e varcato la porta della Macelleria? Pochi.

Quando parlo di questo luogo tanto speciale a chi non ha avuto modo di vederlo o viverlo, mi viene spesso posta con stupore una domanda: no, ma davvero esiste un cineforum così? Beh, sì, e oggi compie dieci anni. Nel bene per molti, e nel male per pochi, è inopinatamente un bene che esista e resista un posto così in un paese dove tutto si perde, dove tutto muore e tutto sparisce.

Allora siamo arrivati fino a qui, certo non siamo più giovanissimi come in quel 2 febbraio di dieci anni fa, ma l’auspicio è di preservarlo ancora a lungo, per altri dieci anni, e altri dieci ancora, e poterlo già da adesso donarlo a chi tiene almeno un po’ al cinema e alla cultura che lì abbiamo faticosamente costruito giorno dopo giorno, a chi tiene alle forme di aggregazione indiscriminate e alla prosocialità, a chi tiene a noi, inteso come unica comunità, al nostro paese.

A noi tutti, Auguri.
Alejandro DI Giovanni


LA FOTO DI GRUPPO (02.02.2019)

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