Il Monte e Dante: un viaggio magico a Montella

di Daniele Marano

45 minuti circa, dove vivere, del tutto gratuitamente, una esperienza straordinaria, con l’aggiunta di un pochino di storia dei nostri territori, che non guasta mai.

Il totale di questo è NIGREDO, ALBEDO E RUBEDO, la mostra del maestro torinese Enrico Mazzone, presente fino al 1 Agosto, nel Monastero “re lo Monte” a Montella.​

Possiamo scegliere noi come intraprendere questo percorso, con le fantastiche guide Stefano, Pasqualino, Carlo, Angela, Michele, ecc….oltre a visitare la mostra infatti, sempre accompagnati da loro, è possibile salire su al castello longobardo simbolo non solo di Montella, ma dell’intera Irpinia.​

Si parte con la mostra che è una introspezione anche musicale da fare, però, nelle varie stanze del monastero. Ogni opera lascia qualcosa, ma nello stesso tempo è anche opportunità di visitare, appunto, lo storico monastero.

Prima fase è “NIGREDO” (l’approccio alla materia in uno stato brado) appunto, dove è rappresentato il passaggio iniziale del processo di creazione, un primo distacco dalla materia (la putrefazione dell’Inferno). Non voglio anticipare nulla ma si vedranno opere quasi primordiali, fatte su pietra.

Poi passiamo all’ALBEDO, dove la ripetizione la farà da padrone, il buio quasi un tempo poco definito, finalmente si passa con la matita su un foglio, in questo viaggio che rappresenta una evoluzione quasi continua, ma continuamente ricercata.

Quando arriviamo al RUBEDO la nostra curiosità, sarà finalmente colmata (la coesione tra i due passaggi precedenti, il puntino, messo su questi vari disegni: tutto questo è il concentrato dell’animo umano).​

Poi si passa a visitare il castello del Monte, la sua storia e le sue vicissitudini camminando proprio ai piedi prima, e all’interno poi, del castello. Ci sembrerà di essere cavalieri, in attesa di essere ricevuti dai signori dell’epoca. Un castello, rimasto in piedi dopo tante battaglie e terremoti, quasi a fortificare una appartenenza al territorio, quello irpino che soffre ma non crolla.​

Insomma le parole del Maestro Mazzone, ben si possono collocare in questo viaggio che sceglieremo di fare “contemplo orizzonti infiniti che mi fanno perdere l’individualità”. Si! Ci sentiremo tutti parte di uno stesso popolo, quello irpino che profuma di storia. Una storia che spesso non conosciamo ma che andrebbe approfondita per bene, essendo stata per gli Aragonesi, ad esempio, Montella uno dei centri principali, non solo strategicamente parlando, ma anche intesa come “mamma” di tutti i paesi che ci circondano. La capitale dell’Alta Irpinia appunto.

E allora, amici anche di Bagnoli, tuffiamoci in questo viaggio.

Prenotatevi sul sito www.convivioalmonte.it, scegliete l’orario che vi è più comodo e iniziate questo viaggio di cultura e storia.

Perchè conoscere veramente la propria terra e da dove veniamo è il primo passo da fare per essere completi nella vita.​

Daniele Marano

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