Il monumento ligneo dedicato alla storia d’amore di Cavaniglia con Eleonora d’Aragona
di Antonio Cortese
In settimana è stato posto un monumento ligneo dedicato alla storia d’amore di Cavaniglia con Eleonora d’Aragona, all’ingresso del museo del Laceno.
Opera di Mario Nigro, per le nuove generazioni evoca immediatamente un “totem” , data la forte somiglianza con le opere dei nativi d’America, come le si può trovare in tutta la letteratura dell’Ottocento e del Novecento d’oltremare, scolpite nell’immaginario collettivo quale archetipo di appartenenza tribale.
Ma questo lavoro sta a significare altrettante e più antiche informazioni che vanno dalla tradizione ebanista bagnolese all’appartenenza culturale, anche se sedimentata nei secoli, di determinati blasoni.
Il castello che a mò di tappo di bottiglia domina la scultura bifronte difatti, non potrebbe mai capeggiare su un semplice totem da villaggio, ma appunto comunica una importanza storica che da un lato riecheggia i due protagonisti del reale romanzo storico, dall’altra simboli di pace, amore e artigianato propri del luogo. Le stelle di San Lorenzo, patrono di Bagnoli, la luna levantina del lupo irpino, le colombe della pace e gli attrezzi degli antichi e ancora vivi mestieri della tradizione economica di zona.
Antonio Cortese
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