Giuseppe Preziuso, detto Pino, originario di Bagnoli Irpino, è conosciuto da tutti in paese come lo “Scienziatiello”. Nasce a Roma il 18 giugno del 1946 dove frequenta il Liceo Orazio e dove nel 1970 si laurea in Legge presso l’ Università la Sapienza. Per dieci anni lavora alla SNAM PROGETTI, prima come addetto alle relazioni personali e poi come responsabile delle relazioni sindacali. Negli anni ‘80 e ‘90 passa all’ENI, a Roma, dove viene promosso dirigente e nominato responsabile del settore chimico. Gli ultimi anni, prima della pensione, viene trasferito alla Federchimica per seguire le aziende chimiche dell’Eni. Viene nominato anche Consigliere del WEC ITALIA, carica tutt’ora riconfermata.
Anche quest’anno ha deciso di trascorrere un periodo di ferie estive nella “sua” Bagnoli. È stata l’occasione, per noi della redazione di PT39, di scambiare con lei ancora una volta una piacevole chiacchierata.
Ho anticipato a metà luglio l’arrivo nella mia casa a Bagnoli Irpino per godermi un po’ di più i luoghi della mia infanzia, per immergermi nelle incantevoli montagne del Laceno, per respirare a pieni polmoni l’aria tersa e ossigenata di questo bellissimo comprensorio turistico. E non ultimo, però, anche per fuggire dal gran caldo-umido del Lazio e della Romagna dove agli inizi di luglio mi trovavo per ragioni professionali.
Nell’intervista dello scorso anno sottolineò a gran voce «Ripartiamo dai nostri valori». Senza “VALORI”, ci disse, non può esserci lavoro e progresso.
Ci vuole, come ho detto in tante altre occasioni, un pragmatismo di risultati, anche piccoli, passi concreti volti a risolvere i problemi nel rispetto massimo dell’ETICA. E questo concetto l’ho ribadito con forza anche al Convegno sul tema del “Lavoro” organizzato a Bagnoli dall’associazione Giovane Sinistra. Ad esempio, il piccolo passo per questi territori potrebbe consistere nel ripristinare SUBITO le Seggiovie del Laceno. Non comprendo fino in fondo perché questo non sia già avvenuto. Per quanto possibile mi impegnerò a collaborare con il Comune di Bagnoli per ricercare in tempi brevi una adeguata soluzione.
Stiamo vivendo a livello nazionale una fase politica ed economica assai difficile, convulsa, complessa, ingarbugliata. Quali sono le sue riflessioni al riguardo?
Permettetemi di fare un discorso più ampio per rispondere. Ci sono alcuni punti fermi: i sovranisti hanno perso la battaglia europea, la sostenibilità ambientale è irrinunciabile; il fenomeno immigratorio va affrontato dall’ Europa nel suo insieme; il problema occupazionale (gigantesco) si risolve solo con investimenti e formazione adeguata; la democrazia ha delle regole, degli equilibri, da cui non si può assolutamente prescindere. In questo contesto, cosi complicato, vanno trovate soluzioni concrete ai problemi dei cittadini.
Ritorniamo a parlare di Bagnoli. La sua “generosità” ha consentito a questo Comune di inserire per il secondo anno consecutivo nel palinsesto delle manifestazioni Bagnoli-Laceno Estate 2019 il concerto del rinomato gruppo musicale “Alberto Laurenti e Rumba de Mar”.
Lo spettacolo si è tenuto in Piazza Leonardo Di Capua la sera del 9 agosto, vigilia della festività di San Lorenzo. Durante lo show, oltre a cimentarmi insieme ad Alberto in qualche pezzo di Carosone, ho avuto l’onore ed il piacere di presentare anche il mio libro autobiografico “Una vita energetica”, uscito alle stampe proprio a fine luglio. È stata, almeno credo, una bellissima serata, di musica di aneddoti e tanta serenità, molto apprezzata dalla comunità.
A prescindere dalla questione Seggiovie, il turismo a Bagnoli e Laceno stenta a decollare, le attività commerciali soffrono, non ce la fanno più. Fatto salvo l’evento “Il Nero di Bagnoli” non siamo capaci di intercettare durante l’anno flussi turistici adeguati.
Credo che si possa e si debba fare di più e meglio. Le “attrattive” di questi luoghi sono i boschi, che restano bellissimi, e le passeggiate. Vi segnalo, al riguardo, due episodi recenti. Pochi giorni fa, con le guide del luogo, mio figlio ed altri amici hanno fatto un escursione alla Fiumara di Tannera sul Laceno. Ebbene il sentiero per andarci era in uno stato di abbandono totale, con sassi pericolosi lungo la tratta, passaggi scivolosi. È stato, a detta dei partecipanti, veramente complicato arrivarci. Forse bisognerebbe individuare e pubblicizzare di più due-tre percorsi cosiddetti facili, adatti alle famiglie, sui quali svolgere con costanza la manutenzione dei sentieri, con adeguata e chiara segnaletica, per renderli davvero fruibili a tutti. Il secondo episodio riguarda la gita fatta dalla mia famiglia alla Fattoria Rosabella a Montella. Una bellissima oasi naturalistica lungo il fiume Calore, che offre anche lo spettacolo delle cascate: ebbene, anche lì scarsa organizzazione, troppa gente, in una frenesia quasi caotica a bagnarsi. Sembrava uno spettacolo sul Gange. In questo modo l’attrattiva turistica non si incrementa, ma peggiora.
Buona fine estate a tutti.
La Redazione di PT39
(da Fuori dalla Rete, Settembre 2019, anno XIII, n. 4)
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