La «follia d’amore». Perché «il turismo in Irpinia passa da lì».
Il 17, 18, 19, 20 e 21 gennaio 2018, l’associazione “Irpinia Mood” rappresenterà l’Irpinia alla “Fitur” di Madrid. Per chi non lo sapesse, il “Fitur” altro non è che la Fiera del turismo di Madrid, il punto di incontro globale per i professionisti. “Nel 2017 – come scrive il portale esmadrid.com – sono state circa diecimila le aziende che hanno partecipato ad un grande evento che inaugura il circuito interazione degli appuntamenti riservati al mondo dei viaggi. Uno scenario privilegiato per l’industria turistica globale e uno strumento utile per lo sviluppo e la promozione di accordi e contatti commerciali. Ma anche un luogo che tutti dovrebbero frequentare”.
Un privilegio, dunque, per un’associazione giovane che nel giro di tre anni si è distinta oltre che per le tre edizioni di “Irpinia StreEat Mood”, tenutesi lungo il Corso Vittorio Emanuele, anche per una serie di altri eventi che hanno avuto come unico obiettivo la promozione del territorio irpino. Dell’esperienza che l’associazione si appresta a vivere del perché di questa decisione ne abbiamo parlato con Alessandro Graziano, presidente di “Irpinia Mood”.
«Facile intuire il perché della nostra presenza ad un evento importante come il “Fitur” di Madrid – spiega Graziano – tra le mission dell’associazione c’è la promozione del territorio. Nelle nostre corde c’è sempre stata l’ambizione di creare un’offerta turistica legata alla nostra terra. Andiamo in Spagna a presentare l’Irpinia e promuovere pacchetti turistici che si possono tranquillamente legare ai grandi flussi turistici che puntano verso Napoli o verso la Costiera Amalfitana. C’è un pizzico di follia in quello che facciamo, ma è una follia d’amore perché noi la nostra Irpinia l’amiamo per davvero e vogliamo provare a farla amare alle migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo che pensano che la Campania sia circoscritta alla città di Napoli e alla Costiera amalfitana».
Per arrivare fino a Madrid ed essere inseriti nell’evento “Fitur”, “Irpinia Mood” non ha fatto altro che partecipare ad un bando promosso dalla Regione Campania. Tre i temi su cui l’associazione si è concentrata, quello religioso culturale, quello naturalistico e quello più importante: l’enograstronomico. «Su ogni tema stiamo costruendo più itinerari possibili che avranno convenzioni ad hoc sulle strutture che andremo a coinvolgere in questo progetto – continua Graziano – approfitto di questo spazio per invitare tutte le attività ricettive (alberghi, ristoranti, bed and breakfast, ndr) e le realtà che vogliono aiutarci a promuovere il territorio. Siamo disposti a ragionare con chiunque a patto che ci propongano offerte di qualità. L’obiettivo è quello di intercettare un gruppo di turisti americani, per esempio, e fargli toccare con mano che a 50 chilometri dalla Costiera c’è una terra, l’Irpinia, che a livello di paesaggi, di cultura e di enogastronomia non ha nulla da invidiare rispetto ad altre province. E’ chiaro che per essere perfetti bisogna consentire ai gruppi di poter anche pernottare nei nostri luoghi in modo da non limitare la visita ad una toccata e fuga».
Il “Fitur” di Madrid non sarà un’esperienza fine a se stessa, nel calendario di “Irpinia Mood”, infatti, c’è anche la tappa alla “BIT” (Borsa Internazionale del Turismo) che si terrà a Milano dall’11 al 13 febbraio. «E’ questa la strada giusta da percorrere – continua il presidente – e non dovremmo essere gli unici a seguirla. Dalle nostre parti siamo troppo bravi a cantarcela e suonarcela e fare guerre intestine ma non ci rendiamo conto che in Irpinia il turismo non esiste. Gli stessi operatori di settore non sono pronti tant’è che tante proposte che arrivano da tour operator importanti che vorrebbero portare flussi in Irpinia non trovano le risposte che vorrebbero e sempre più spesso sono costrette a rinunciare. Siamo ancora nella condizione di essere una terra ricca di cantine da poter visitare ma allo stesso tempo non esistono luoghi dove far pernottare i gruppi se non a distanze insostenibili. Ecco cosa andiamo a fare a Madrid prima e a Milano poi, la promozione vera del territorio, il bello e il buono di questa provincia al servizio del turista».
Le grafiche che mostreranno l’Irpinia al “Fitur” di Madrid sono pronte e la sfida di “Irpinia Mood” è lanciata. Non resta che sperare che questa non resti un’iniziativa isolata e che la provincia tutta prenda coscienza che solo tramite iniziative del genere quello “Irpinia” diventerà un marchio che varrà la pena di ammirare, contemplare, assaporare e gustare.
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