Dal libro: “Bagnoli Irpino e le sue radici cristiane”. Autori: Ermenegildo Parenti & Giuseppe Dell’Angelo.
La Chiesa Madre, “collegiata Santa Maria Assunta” è ricca di opere eseguite da grandi artisti bagnolesi dei secoli scorsi. Oltre agli scultori del “Coro ligneo”, è bene ricordare anche Andrea D’Asti, Giacomo Cestaro, Francesco Nigro, Domenico Venuta, Erminio Trillo, Lenzi… e MOLTISSIMI altri che tanto lustro hanno dato a Bagnoli con le loro creazioni.
Dal libro:
Un’analisi accurata delle opere d’arte esistenti all’interno della chiesa è già stata condotta in modo egregio dal concittadino Belisario Bucci e da altri prima di lui, per cui in questa sede ci limiteremo soltanto ad elencare schematicamente i dipinti e le sculture più importanti tenendo presente che soprattutto la disposizione delle statue è decisamente cambiata rispetto al passato.
Gli autori: Ermenegildo Parenti & Giuseppe Dell’Angelo
- A – Appena entrati in chiesa, alzando lo sguardo verso il portone d’ingresso, è possibile scorgere “La decollazione di San Giovanni Battista”, grande tela ad olio di Andrea D’Asti, encomiabile per la profondità e l’espressione delle figure.
- B-Sulla sinistra si osserva il bellissimo “Battistero” in legno di noce, opera d’intaglio di Scipione Infante e Jacopo Bonavita. La parte superiore della scultura, in altorilievo, raffigura il battesimo di Cristo nel fiume Giordano.
- C – Vicino al battistero è affissa la lapide marmorea del 1769.
- D – Sulla porta dell’ufficio parrocchiale è sistemata “La Pietà”, quadro del D’Asti proveniente dall’omonima cap pella. Tutte le tele di Andrea D’Asti si caratterizzano per un marcato chiaroscuro che ricorda l’intonazione delle opere del Caravaggio, precursore dello stile naturalista.
- E – In questa prima cappella laterale è contenuto il quadro della “Vergine con Santa Lucia, San Nicola di Bari e San Gennaro” di Giacomo Cestaro, i cui dipinti si distinguono per la luminosità e la fresca colorazione.
In più sull’altare sono in mostra la statua in legno di San Lorenzo ed i busti, sempre in legno, di San Francesco d’Assisi e San Carlo Borromeo, tutti opera dello scultore Domenico Venuta. Degno di nota è soprattutto quello di San Carlo che, con gli occhi fissi su un teschio, contempla la caducità dell’esistenza e la fragilità dell’uomo. - F – Davanti alla cappella sono esposti, all’interno di un’urna d’argento cesellato, i resti di Sant’Onorio, trasportati a Bagnoli nel 1687.
- G – Nel cosiddetto “Cappellone”, che nella chiesa primitiva costituiva l’altare maggiore, si ammira il quadro de “L’Addolorata”, pregevole opera del D’Asti.
- H – Nella cappella seguente è conservato il bellissimo “Cristo morto” del Venuta, capolavoro scultoreo in legno, di incantevole fattura e dal realismo
impressionante. Al di sopra è posta la “Vergine col Bambino ed i Santi Pietro e Paolo”, tela seicentesca di autore ignoto, proveniente dall’antica Cappella dei Nobili. - I – All’estremo sinistro del transetto troviamo il quadro della “Trinità con i Santi Pietro, Paolo e Giovanni Battista”, grande opera del Cestaro, mentre sotto di esso è distesa la statua di “Santa Filomena”, di autore ignoto. Ancora più a sinistra, in una teca, è riposta “L’Addolorata”, scultura del Venuta.
- L – Nell’angolo a destra si vede una nicchia in legno di noce artisticamente intagliata, lavoro eseguito nel 1885 da Erminio Trillo. In essa è custodita la statua della “Immacolata Concezione”, opera di ignoto autore del XVII secolo.
- M – Sull’altare si apprezza la “Concezione”, bel quadro del Cestaro.
- N – Nell’abside, dietro al grandioso altare maggiore ricco di marmi policromi, è custodito il maestoso “Coro ligneo”, vero capolavoro d’intaglio dell’Italia meridionale, eseguito tra il 1651 e il 1656 ed esaminato e descritto più volte da insigni studiosi. Nella volta dell’abside si riconosce “L’Assunta”, bellissimo affresco del Cestaro, datato 1761. Nelle pareti laterali ci sono due quadri del D’Asti, a sinistra (1) “La Natività di Gesù” ed a destra (2) “L’Adorazione dei Magi”.
- O – Alle spalle del Coro troviamo un imponente Organo, opera di artisti bagnolesi del XVII secolo, nel fronte del quale è incastonata una piccola tela di autore ignoto, “Davide che suona l’arpa”. Nel fondo della cupola della Crociera è fissato un quadro dalla forma circolare, il “Cristo risorto” del D’Asti.
- P – Passando all’ala destra del transetto, sul primo altare si osserva il “San Giuseppe”, grande tela del Cestaro.
- Q – Più avanti, sull’altare successivo, un altro grande quadro del D’Asti, “L’Assunta con diversi Santi”, fra i quali San Lorenzo e Sant’Onorio, protettori di Bagnoli, e San Carlo Borromeo.
- R – Nell’angolo del transetto, all’interno di una teca, è esposto il “Cristo risorto”, statua in cartapesta di Francesco Nigro, notabile per grazia ed armonia delle forme.
- S – Tra il transetto e la navata destra ammiriamo la bellissima statua di “San Pasquale”, espressiva opera in legno del Venuta.
- T – Nella cappella seguente, sull’altare, è rappresentata la “Vergine con San Bartolomeo e San Leonardo”, discreta tela del Nigro.
- U – Vicino alla cosiddetta “Porta piccola”, ingresso dell’antica chiesa, si vede la statua di “San Francesco di Paola”, scultura in legno del Cerasuolo, intagliatore bagnolese del XVIII secolo.
- V – In fondo alla navata, presso la porta del campanile, in una nicchia costruita dalla Scuola di avviamento locale, è conservata la statua in legno di “San Rocco”, di autore ignoto, trasportata qui dopo che nel 1914 l’omonima chiesa era stata distrutta da un incendio.
- Z – Davanti al portone d’ingresso, sul lato opposto rispetto alla lapide del 1769, si trova un intenso “Ecce Homo”, scultura in legno di autore ignoto.
Un GRAZIE di cuore va agli autori di questo magnifico libro, di cui essendo ricco di vestigi e luoghi di culto, ho tratto solo il capitolo della nostra Chiesa Madre, “Collegiata Santa Maria Assunta”.
Gino Di Capua
Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.