La mummia” è il titolo di vari film, l’ultimo dei quali, di qualche anno fa e con protagonista Tom Cruise, parlava di una principessa egiziana che veniva mummificata da viva e per l’eternità.
La cosa mi è venuta in mente quando ho sentito parlare del Caimano nazionale candidato a Presidente della Repubblica (diciamoci la verità: la prospettiva è almeno imbarazzante, ricordando le figuracce che ha fatto fare all’Italia e agli italiani. Altro che patriota…). Ho ripensato a quel film perché, evidentemente, chi ha proposto quella candidatura aveva l’intenzione di fare dell’ormai ottantacinquenne una mummia e di lasciarlo in groppa agli italiani per l’eternità, appunto.
Non ha tenuto presente, il bontempone, che già da qualche anno il Caimano è di fatto imbalsamato e solo la capacità di deambulare lo distingue ormai da una vera mummia. Non bastando più ricorrere al trucco e ai chilogrammi di cerone, infatti, il nostro si è rifatto e ri-rifatto più volte e, oramai, gli è difficile anche solo parlare.
Rubrica semiseria di satira pseudo-politica (a cura di Luciano Arciuolo)
(da Fuori dalla Rete, Gennaio 2022, anno XVI, n. 1)
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