Quando mi imbattei per la prima volta in questo autore francese, mi soffermai prima di tutto sulla sua fine. Aiutato dai suoi amici mise in piedi un finale spettacolare, ingerendo barbiturici e collegandosi al tubo del gas. Ma cosa c’è dietro tutto ciò? C’è tanto amore per la propria nazione quella Francia che lui sperava cambiata…ma è la Francia che cambiò lui…
Tante opere certo, ma quella di riferimento è senza dubbio “Una donna alla finestra” che rappresenta la bella e spietata Margot che vede cadere ai suoi piedi tutti i suoi uomini, ma non perché è sfortunata ma perché tra le tante alternative è affascinata dal potere, dal profumo dei soldi rimanendo spesso ingannata. Molti ricorderanno il film con la superba Romy Schneider.
La Rochelle è l’aristocratico della vita, il cinico consumatore di vita terrena, si vive in funzione della tua donna però…nulla è di buon senso se non fatto insieme alla persona che si ama. Alla fine tutto ha un senso nuovo, ma alla fine del viaggio non bisogna avere rimpianti, non si deve avere quel senso di rammarico che pervade chiunque non ha vissuto fino in fondo.
Un autore non per tutti forse, quasi un precursore salviniano 1.0: Non più essere libertà senza l’amore prima per il proprio paese e i propri abitanti. Si è Disposti a morire per la propria nazione? Si? Allora la nostra vita è meritatamente soddisfacente.
Daniele Marano
(da Fuori dalla Rete, Luglio 2019, anno XIII, n. 3)
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