La stabilità resta ancora in auge. Ma quanto durerà?

In genere quando sul mediterraneo centrale e sull’Italia s’instaura un campo di alta pressione, che ha dominato per diverse settimane, i tentativi per scalzare tale figura vengono o dalle zone settentrionali europee o dal flusso perturbato atlantico.

Il più delle volte a prevalere  è il secondo caso. La manovra però è sempre molto lenta a causa delle temperature calde preesistenti che hanno dominato nel periodo estivo. Questo impedisce, almeno ai primi tentativi, alle correnti perturbate di scalzare, in maniera determinante, il campo altopressorio. Nei prossimi giorni avremo una conferma di quando detto.

Infatti, se per una breve fase in cui assisteremo ad un temporaneo abbassamento delle temperature, con qualche fenomeno anche temporalesco, che al sud-Italia si verificherà nella giornata di giovedì 19 settembre, subito dopo l’alta pressione riprenderà i comandi e ci porterà ancora stabilità in un contesto termico gradevole per il periodo (salvo per le prime ore del giorno e per quelle serali).

Solo nella seconda parte della prossima settimana sembrano aprirsi le porte ai primi veri cambiamenti. In sostanza verso la fine di settembre potrebbe avviarsi un periodo più dinamico con l’arrivo delle prime vere perturbazioni autunnali che potrebbero risultare anche intense e persistenti per alcune zone della penisola.

Ci siamo inoltrati troppo in avanti nello spiegare cosa potrà succedere, a livello meteorologico, sull’Italia. Lo abbiamo fatto anche per cominciare a mettere nelle nostre “mire” l’evento della sagra del tartufo e della castagna  di  Bagnoli Irpino.

Abbiamo già qualche idea su come potrebbe caratterizzarsi il prossimo mese di ottobre. Faremo, come al solito, continui aggiornamenti per informare i nostri lettori sulla evoluzione meteo più probabile. E lo faremo sempre con la consueta cautela ed attenzione.

Michele Gatta