La Terra è una grande risorsa … Rispettiamola

Elaborato degli alunni della 3A dell’I C Michele Lenzi

Continua con questo numero di “Fuori dalla Rete” la pubblicazione degli elaborati realizzati dagli alunni della 2° e 3° Media in occasione della 2°conferenza meteoclimatica, “Uno sguardo al cielo con un occhio al futuro”, approfondimento tematico a cura dell’associazione Palazzo Tenta 39. Di seguito l’elaborato realizzato da un gruppo di alunni della 3A. Nei prossimi numeri verranno pubblicate le altre composizioni scritte.


Traccia

Le nostre giornate a volte sembrano tutte uguali. Il sole sorge, tramonta, il vento ci accarezza… ci si lamenta dell’inquinamento e di altro.

Voi cosa cambiereste e fareste nel vostro piccolo per migliorare ed apprezzare meglio al natura che ci circonda?

 

Quasi tutti i giorni sentiamo dire che l’ambiente non viene rispettato, che l’inquinamento sta danneggiando la natura, si parla di riscaldamento globale e molto altro. Non possiamo dare una risposta precisa o una soluzione a queste problematiche. Possiamo cercare di peggiorare la situazione? Purtroppo non tutti rispettano l’ambiente, perché vedono la natura in modo diverso dandole poca importanza. Non tenendo presente che facendo del male all’ambiente si fa del male all’essere umano. L’ambiente sta riscontrando varie problematiche e una di queste è l’inquinamento. Questo problema non è qualcosa da sottovalutare perché a causa dell’inquinamento si vanno a modificare tutta una serie di equilibri che, più in avanti, potrebbero portare addirittura all’estinzione dell’uomo. Questo è solo uno dei problemi che l’uomo ha causato alla natura. L’inquinamento ha un aspetto negativo non solo sulla natura, ma anche sullo sviluppo industriale e anche sul progresso tecnologico. Cosa possiamo fare per cambiare la situazione? Di certo non possiamo far chiudere le industrie, altrimenti non ci sarebbe il progresso, ma almeno si potrebbe cercare di sfruttare meglio il terreno oppure sfruttarlo in maniera più “rispettosa”. Cosa possiamo fare per cambiare questa situazione?

Tra tutti i tipi di inquinamento, pensiamo che quello più dannoso sia l’inquinamento atmosferico; prodotto soprattutto dai combustibili, dai gas di scarico e dai fumi fuoriuscenti dalle ciminiere. Ciò comporta un cambiamento dell’atmosfera e quindi un cambiamento dell’aria. Respirare aria inquinata è molto dannoso per il nostro organismo e può causare malattie gravi e a volte mortali.  Cosa possiamo fare per diminuire l’espansione di questi gas tossici? Si può consigliare di costruire le industrie lontano dai centri abitati, così da non espandere gas tossici tra le persone. Anche noi inquiniamo e forse non ce ne accorgiamo. Anche quando buttiamo una carta per terra, inquiniamo, ma in quel momento, noi non pensiamo che quella carta fa male alla terra e al suolo.

L’inquinamento del suolo e del sottosuolo è provocato anche dai fertilizzanti e dai pesticidi che usano per coltivare, ma non sarebbe meglio coltivare cibi sani senza fare uso di questi elementi chimici dannosi sia per l’ambiente che per l’organismo?

Questo inquinare porta dei cambiamenti anche al clima, infatti questi ultimi anni sono stati i più caldi della storia. Anche in inverno le temperature, a volte, sembrano quasi primaverili, con una costante diminuzione della pioggia, mentre in estate il caldo afoso diventa opprimente. Soprattutto nelle grandi città, dove l‘aria che respirano è inquinata dai gas di scarico emessi dalle industrie e dalle automobili. Se la temperatura media del Paese dovesse ancora salire, nel corso dei prossimi decenni le conseguenze sarebbero tali da compromettere la sopravvivenza di molte specie viventi. Si produrrebbero degli sconvolgimenti climatici: mutazione dei cicli stagionali (inverni rigidi e estati torride); la tropicalizzazione del clima nel bacino del Mediterraneo; aumento della desertificazione (un fenomeno che riguarda l’Asia, l’Africa e l’Australia) e maggiori frequenze di uragani, alluvioni, terremoti e tsunami. Infatti, anche in Italia, i fenomeni temporaleschi violenti e rapidi stanno diventando abituali, perfino in estate. L’Italia, nella gran parte del suo territorio, specialmente lungo gli appennini, è a forte rischio sismico, come dimostra la frequenza di terremoti negli ultimi decenni, uno dei quali nell’aprile del 2009 colpì l’Abruzzo, uccidendo oltre trecento persone e devastando il bellissimo centro storico dell’Aquila. L’ “arma” più efficace a disposizione dell’uomo contro i terremoti ed i fenomeni climatici è la prevenzione delle loro conseguenze dannose, che non si possono prevedere nonostante il costante monitoraggio del territorio con sofisticati strumenti di rilevazione. Gli edifici vanno, periodicamente controllati e se lesionati messi in sicurezza, mentre i nuovi devono essere costruiti secondo rigorose norme antisismiche e badando alla qualità dei materiali. Ma soprattutto va impedito ogni abuso del territorio. L’aumento dell’inquinamento fa si che lo strato di gas impedisca la dispersione dell’energia luminosa che viene dal sole. Questa situazione si chiama effetto serra. Quest’ultimo mantiene in equilibrio la temperatura del Pianeta. Il riscaldamento globale porta gravi conseguenze, tra cui la desertificazione delle regioni tropicali e la proliferazione di insetti nocivi alla salute. Il cambiamento del clima però, ha già provocato un grave danno. Lo scioglimento dei ghiacciai.

Le immense riserve di ghiaccio dei Poli costituiscono un termoregolatore climatico insostituibile dell’intero Pianeta. Il grande termoregolatore è il mare, che si raffredda e si riscalda più lentamente della terra, quindi cede calore alla terra nelle stagioni fredde e si raffredda nelle stagioni calde. Ma gli oceani sono anche equilibratori climatici anche perché assorbono una quantità di anidride carbonica, contribuendo alla riduzione dell’effetto dei gas serra nell’atmosfera. Mentre gli uomini con le loro attività industriali immettono sempre più gas serra nell’atmosfera, gli oceani sono in grado di assorbire sempre di meno. Gli scienziati hanno calcolato che in passato gli oceani erano in grado di assorbire circa il 42% dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera, oggi questa capacità si è ridotta al 37%. Ma anche in grandi ambienti come il mare c’è il rischio che animali come le balene si estinguano. Proprio per l’effetto della riduzione del plancton, che è il loro alimento. Tuttavia è stato visto che la superfice dei ghiacciai artici è abbastanza diminuita. Non solo i ghiacci dei poli si stanno sciogliendo, ma anche i ghiacciai montani, come quelli delle nostre Alpi, che si stanno lentamente riducendo.  Ciò è pericoloso perché può provocare un innalzamento del livello dei mari e la diminuzione di sali nell’acqua marina, che metterebbero a rischio le specie animali.

L’inquinamento è danno so soprattutto per l’acqua. L’acqua è indispensabile per la vita di ogni essere vivente. Pensiamo un attimo all’uso di concimi, erbicidi e antiparassitari che danneggiano il suolo ed il sottosuolo e quindi le falde acquifere. Nelle acque dei fiumi e dei mari vengono gettate sostanze tossiche e petrolio. Purtroppo negli ultimi anni sono stati tanti i casi in cui si sono registrati numerosi incidenti alle petroliere e agli giacimenti petroliferi, e ciò comporta altro inquinamento, e questo fa male ai pesci che con l’assunzione di queste sostanze muoiono. Pensate mai a quando mangiate il pesce? Siamo in grado di smettere o almeno diminuire queste sostanze tossiche come pesticidi o robe simili?

La questione ambientale fu posta per la prima volta all’attenzione della politica internazionale durante la Conferenza sulla Terra, svoltasi a Rio de Janeiro, in Brasile. Alla fine di quella storica conferenza fu sottoscritto il protocollo con il quale i paesi ricchi ed industrializzati, sono i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra. Soltanto nella conferenza sul clima tenutasi a Lima, in Perù si sono finalmente impegnati a tagliare concretamente la produzione di gas serra. Si è capito, che è necessario un maggiore impegno di tutti per vincere la sfida globale dei mutamenti climatici.

Come nel nostro piccolo possiamo cambiare la situazione?

Ni ragazzi, speriamo con tutto il cuore che, dopo aver approfondito quest’argomento e aver capito al meglio i problemi che ci circondano, vorremmo impegnarci nel non far progredire questa situazione e a rispettare l’ambiente che fin ora abbiamo sottovalutato. Possiamo cominciare a non gettare rifiuti per le strade e a buttarla negli appositi contenitori, usare il meno possibile la plastica.

Vorremmo chiudere questo tema con una frase che secondo noi si addice molto bene, ovvero: “Trattiamo bene la Terra su cui viviamo, essa non è un’eredità lasciataci dai nostri padri, ma un prestito dei nostri figli e di chi verrà dopo di noi.”

La Terra è una grande risorsa e se facciamo male alla Terra, facciamo del male a noi stessi.

Buccino Angela, Chieffo Camilla, Giangrande Gerardo, Nicastro Nathalie, Nigro Giusy, Pantalena Gerardo, Santoriello Francesco V., Tammaro Carlo.

(da Fuori dalla Rete, Marzo 2019, anno XIII, n. 1)

 

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