Laceno: rifugi, bar e ristoranti presi d’assalto. Gli operatori: «Puntiamo alla qualità»

Per il prossimo weekend non credo ci sarà il boom che abbiamo registrato nelle scorse settimane, perché non c’è neve. Quindici giorni fa abbiamo avuto un afflusso importante, inaspettato. Ma nessun problema di ordine pubblico. Peraltro, abbiamo avuto più un turismo familiare che un assalto di bus. Al massimo sono giunti venti pullman».

Il presidente del Consorzio Turistico Laceno, Tommaso Patrone, lavora per un «turismo di qualità» e parla della situazione che c’è stata sull’Altopiano «per nulla paragonabile al caos di Roccaraso. Qualche difficoltà per il traffico non è mancata e per le vetture parcheggiate in doppia fila sull’anello, ma tutto è stato gestito bene» sottolinea Patrone. «I ristoranti hanno lavorato su tre turni pur di accontentare tutti. Anche gli hotel sono stati pieni».

Nei due fine settimana con la neve, dunque, il Laceno è stato preso d’assalto. Ma la coltre bianca è sparita – resiste solo in cima – e questo già fa pronosticare numeri inferiori di presenze. Secondo Patrone, è necessario puntare a un turismo di qualità. «Il compito è nostro. Dobbiamo noi attivarci, ma c’è bisogno anche di altre strutture». D’accordo Gerardo Stabile, dell’Hotel Taverna Capozzi: «Spetta a noi il compito di gestire i flussi turistici. Di sicuro, non abbiamo avuto i problemi di Roccaraso.

E comunque possiamo definirla ordinaria amministrazione, se si paragona a ciò che avviene a Pasqua, Pasquetta o Ferragosto. Dobbiamo dire grazie a chi è venuto. È economia che gira». Stabile spera in una svolta in positivo con la riattivazione delle seggiovie: «Aspettiamo che ripartano. Sono fiducioso. Pare che le procedure per l’affidamento della gestione siano a buon punto».

Nicola Memoli del ristorante Lo Spiedo osserva: «Effettivamente il livello qualitativo di presenze è stato medio basso. Ciò soprattutto nella prima settimana di neve, quando abbiamo avuto una quantità esagerata di richieste. Tutto, comunque, è filato liscio. Di certo, le auto erano parcheggiate in doppia fila lungo l’anello, ma la situazione è stata gestita senza particolari problemi, anche dal punto di vista dell’ordine pubblico».

Scomparsa la neve, si è ridotta di pari passo la spinta a salire al Laceno per il fine settimana: «Le telefonate per le prenotazioni in ogni caso stanno arrivando, ma sono molte di meno. Vediamo – rimarca Memoli – quanti confermeranno. Noi, speriamo nel meteo e in nuove nevicate».

Insomma, gli operatori turistici dell’Altopiano vogliono, e sono pronti a lavorarci, raggiungere l’obiettivo di un turismo di qualità. Intanto, non disdegnano quanti stanno scegliendo la località anche per un solo giorno. «Abbiamo lavorato un po’ tutti nelle scorse settimane – fa sapere Giuseppe Di Capua, dello storico bar La Lucciola. Il circuito era tutto pieno, con auto in doppia fila e code da Bagnoli Irpino. Questo grazie alle buone giornate e alla neve. Non sono stati segnalati particolari problemi, tutto ordinato nonostante la folla. Ora non c’è neve, se non in cima. Questo già porterà a una drastica diminuzione di presenze nel fine settimana».

Gianluca Galasso – il Mattino 30-01-2025

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