E’ da anni che il circuito del Laceno (sp 368) viene costantemente utilizzato dalla “Fiat Chrysler Automotive” per i test-drive sulle autovetture di nuova produzione.
Negli ultimi mesi le prove su strada stanno riguardando la nuova Jeep Renegade, che dovrebbe esordire sul mercato, probabilmente, nel corso del 2019.
Nei giorni scorsi i collaudatori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco hanno denunciato la foratura ”sospetta” alle gomme di diverse loro autovetture proprio durante i test sul circuito del Laceno. Da sabato 14 a martedì 17 aprile sono state segnalate forature a circa 20 pneumatici. Circostanza mai verificatasi in passato.
La cosa più strana – secondo i collaudatori – è che non sono stati rinvenuti lungo il percorso né chiodi né vetri né altri materiali che abbiano potuto provocare l’improvvisa bucatura alle gomme. Qualcuno di loro sospetta, invece, che possano essere stati messi volontariamente fili spinati sull’asfalto proprio durante il passaggio delle autovetture in prova. E subito dopo, per non essere individuati, rimossi.
Il Comando dei carabinieri di Montella, informato dell’accaduto dai dirigenti Fiat dello stabilimento campano, sta indagando sull’increscioso episodio.
LA NOTA DELL’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI BAGNOLI IRPINO
Subito dopo aver appreso la notizia dai collaudatori FIAT, il geometra Saverio Bello e i tecnici manutentori Aniello Gatta e Gianfranco Di Capua (che si trovavano sull’altopiano per ragioni di lavoro), hanno effettuato un più attento sopralluogo del circuito. Ed hanno individuato in un’area molto circoscritta la sistemazione in verticale di alcuni chiodi d’acciaio, causa probabilmente di tutte quelle forature ai pneumatici.
Hanno immediatamente segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e successivamente rimosso quei chiodi.
Si sono poi sentiti con i dirigenti della Fiat ai quali hanno manifestato il proprio disappunto e chiesto pubblicamente scusa a nome di tutta Bagnoli, ricordando che questo paese ha avuto storicamente una grande vocazione turistica ed ha ancora oggi nell’accoglienza e nell’ospitalità il proprio carattere distintivo.
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