L’ambiente in cui viviamo

Elaborato degli alunni della Classe 2 A (Scuola Media)

Il rapporto tra uomo e natura è cambiato nel corso del tempo, infatti, nei tempi antichi la natura veniva rispettata e anche venerata attraverso gli dei, invece, oggi l’uomo sembra insensibile verso la natura e la considera come un mezzo per migliorare le proprie condizioni di vita, procurando danni che nel tempo possono anche distruggere la popolazione umana.

Questi danni sono causati dai gas rilasciati dalle macchine che provocano cambiamenti climatici a livello globale. La natura può essere paragonata ad una madre, essa è la generatrice di ogni cosa e soprattutto ciò di cui abbiamo bisogno (cibo, luce, aria, terreni e altri materiali) noi non facciamo altro che sfruttare tutto quello che ci offre sprecando e rovinando il delicato equilibrio naturale.

L’uomo oggi con le sue scoperte tecnologiche continua a rovinare la natura, infatti queste tecnologie sono state inventate per semplificare la vita dell’uomo ma in realtà la stanno distruggendo. Tutti vogliono cambiare le cose, la popolazione non da molto peso ad un problema fino a quando non diventa evidente, un momento nel quale è già troppo tardi.

Le condizioni climatiche sono cambiate, questo è un danno innegabile, infatti, a causa dell’inquinamento creato dall’uomo, ci sono piogge torrenziali ed estati torride. L’inquinamento dell’aria presente un po’ ovunque nel mondo, innesca processi che interessano vari settori. Le sostanze inquinanti sono prodotte dall’attività umana o sono di origine naturale. Le emissioni naturali derivano principalmente dai vulcani; quelle umane provengono dall’uso di combustibili. Gli ossidi di zolfo si combinano con l’umidità aerea e con l’ossigeno formando composti corrosivi che precipitano al suolo sotto forma di piogge acide, con effetti negativi sia sull’ecosistema sia su monumenti edifici ed altro.

Ci troviamo a Bagnoli irpino, un piccolo paese dell’Irpinia. Per migliorare questo piccolo territorio potremmo iniziare a camminare di più e non usare molte volte la macchina perché inquina parecchio. Dovremmo migliorare la raccolta differenziata perché i rifiuti chimici, plastici e metallici sono tra le peggiori cause dell’inquinamento degli oceani e delle terre emerse. Usiamo più cestini e separiamo i rifiuti. Prima di buttare qualcosa pensiamoci perché se abbiamo oggetti, mobili o vestiti che non ci servono più, prima pensiamo se c’è qualcuno a cui servono e regaliamoli, così diminuiremo i processi di smaltimento oltre a risparmiare costi ed energie contribuendo a ridurre l’inquinamento. Cerchiamo di sprecare meno acqua per esempio chiudendo i rubinetti perché l’acqua è un bene prezioso che non può essere riprodotto in quantità ma può essere inquinata.

Dobbiamo imparare ad assumere le responsabilità del consumo di energia che facciamo in casa, al lavoro e nell’ utilizzo di piccoli e grandi elettrodomestici, pensiamo ad ogni azione della vita quotidiana anche la più insignificante attraverso la quale possiamo risparmiare energia, a partire dallo spegnere la luce quando lasciamo la stanza, a sostituire le lampadine con altre a basso consumo o a come risparmiare col riscaldamento. Facciamo attenzione ai giardini del nostro paese: teniamoli da conto, costringiamo gli amministratori a farlo. Ogni parco, ogni albero contribuisce a migliorare il clima. Cerchiamo di usare più carta riciclata, non stampiamo mail o altri documenti se non strettamente necessario. La plastica rappresenta un pericolo per l’ambiente. Dove possibile la plastica va sostituita con vetro o materiali biodegradabili. Quanto ai sacchetti di plastica, basterebbe prendere l’abitudine di usare borse in tessuto al loro posto.

Tutte queste piccole azioni che abbiamo detto potrebbero sembrare sciocchezze, ma invece nel loro piccolo possono migliorare le condizioni un cui ci troviamo al giorno d’oggi e soprattutto nel futuro.

Classe 2 A (Scuola Media)

Alice Infante, Giuseppe Nigro, Alessandra Russo, Angela Vivolo

(da Fuori dalla Rete, Luglio 2019, anno XIII, n. 3)


LA CONFERENZA METEO-CLIMATICA DEL NOVEMBRE 2018

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