Le acconciature di Francesco Nigro al Festival del Cinema di Venezia

Senza Francesco Nigro alla Biennale di Venezia non si toccherà un capello. L’ hair stylist bagnolese è stato selezionato nel team di professionisti, provenienti da tutta Italia, che curerà l’hair look delle star, di fama nazionale e internazionale, che calcheranno il red carpet della manifestazione cinematografica più attesa e affascinante dell’anno.

A dare la notizia è lo stesso Francesco Nigro attraverso la sua pagina social: “Parrucchiere ufficiale della 79° Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Le mie acconciature sempre più apprezzate nel mondo dello spettacolo. Scusatemi se per un po’ di giorni non ci sarò ma non posso perdermi questa occasione. Un abbraccio a tutti. HSN50”.

Questo prestigioso e importante riconoscimento è soltanto una nuova tappa nel cammino di Francesco, che arriva a pochi mesi dalla sua partecipazione all’evento organizzato dalla Fondazione “Andrea Bocelli”, dove le sue acconciature sono state protagoniste insieme alle modelle che hanno sfilato sul palco.

“È una gioia indescrivibile quella che sto provando in questi giorni, chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei camminato sul tappetto rosso di Venezia. Sarà un’esperienza fantastica, unica, irripetibile. Sono orgoglioso di portare il mio stile, la mia passione per questo lavoro, le mie acconciature all’evento cinematografico più importante d’Italia. In questi giorni di gioia un ringraziamento va alla mia famiglia, a mia moglie Silvia sempre al mio fianco, ai miei collaboratori alle mie clienti che ogni giorno credono in me affidandosi alle mie mani”.

La gioia di Francesco sarà la gioia di tutta la comunità bagnolese che lo seguirà in questa nuova avventura che lo porterà da Bagnoli Irpino a Venezia per un’occasione professionale che capita a pochi. E quando in tv passeranno le immagini delle celebrities sul red carpet tra i più fotografati al mondo, a Bagnoli l’attenzione sarà per le acconciature e subito si riconosceranno quelle che sono passate fra le sue mani.

 Giulio Tammaro