Montella-Bagnoli: è scontro

Il Quotidiano del Sud

Chiusi alcuni locali da lei frequentati. Di Capua va al contrattacco.


Continua ad infiammarsi la polemica social nei rispettivi diari dei due sindaci irpini che hanno coinvolto di conseguenza le relative comunità, Bagnoli e Montella. Tutti è iniziato con l’invito, da parte del sindaco Rizieri Buonopane ai commercianti montellesi, a “sensibilizzare” i clienti provenienti da altri comuni. Nello stesso messaggio il sindaco rendeva nota la chiusura di alcuni locali commerciali per via della frequentazione degli stessi da parte di una cittadina di Bagnoli, risultata positiva al Covid 19.

“Non è più accettabile un simile comportamento da parte di chi si sposta da un comune all’altro per risparmiare due centesimi su una confezione di biscotti”.

“Ora basta”, scriveva Buonopane sulla propria bacheca Facebook. Ma dopo qualche minuto sono arrivati i commenti più pesanti nei riguardi della presunta “colpevole”.

A quei commenti si è sentita in dovere di rispondere la sindaca di Bagnoli, Teresa Di Capua, la quale ha disapprovato il contenuto dei messaggi diffusi sui social “Nei confronti della persona malata e della comunità”. “In una situazione di emergenza come questa –scrive la sindaca- in una situazione di emergenza come questa attuale, in cui l’informazione mostra tutte le sue caratteristiche di servizio indispensabile per la collettività, ritengo ancor di più doveroso un richiamo al rispetto dell’essenzialità delle notizie che vengono fornite. Non dimentichiamoci che abbiamo sempre l’obbligo giuridico, oltre che morale, di rispettare la dignità e la riservatezza dei malati, a cominciare da noi amministratori locali, evitando di diffondere dati personali di persone contagiate senza valutarne interamente le conseguenze negative per gli interessati e per i loro famigliari”.

Invita, infine il collega Buonopane a mostrare “un atteggiamento neutrale e lungimirante e a diffondere nelle loro comunità un clima distensivo e di maggiore serenità”. Infatti continua Di Capua “tacciare in questi giorni come untori i bagnolesi costituisce un errore grossolano ed ingiusto. Ora più che mai è necessario non alimentare logiche campanilistiche del tutto immotivate. I miei concittadini non possono essere oggetto di accuse e discriminazioni. Semmai sono richieste, ora più che mai, unione e solidarietà”.

Dopo 24 ore giunge da parte di Buonopane la risposta: “Ritengo opportuno invitare qualche amministratore di altra comunità, ad avere rispetto, se non della persona ma del lavoro che il sottoscritto sta svolgendo sul suo territorio, a tutela di tutti e per il bene della sua comunità. Se nelle mie comunicazioni ho fatto riferimento a persone è perché sono stato non solo autorizzato ma invitato a farlo, da parte degli stessi interessati.

Allo stesso amministratore che mi fa notare che anche a Montella in futuro, “la sorte”, potrebbe portare qualche caso di contagio, non posso che rispondere che nessuno lo può escludere. Siamo tutti sotto questo cielo. Certamente però e in tutta coscienza, fino ad ora ho fatto di tutto per poterlo evitare. Laddove dovesse accadere, in ogni caso, affronterò anche quella eventuale criticità come ho sempre fatto, senza nascondermi dietro ad un dito”.

La singolar tenzone per ora finisce qui: tanti bagnolesi e montellesi, stanno commentando, non senza criticare, il duro scontro che ha segnato anche le due comunità.

Roberta Bruno (Il Quotidiano del Sud)


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