Per il Santo Natale desidero incontrarvi uno per uno, entrare nelle vostre case, far parte delle vostre famiglie, percepire i vostri sentimenti, sentire il vostro calore umano. Come sacerdote e guida della nostra comunità parrocchiale voglio animare il clima familiare a sentire la presenza di Gesù che nasce da Maria in ognuno di voi, in ogni vostra famiglia.
Eravamo abituati a trascorrere le festività natalizie tra cene, pranzi, tombolate, raduni e divertimenti vari, ma avevamo dimenticato che questo nostro andare alla ricerca di occasioni per “fare gruppo” altro non era che la realizzazione del nostro bisogno di affetto evitando la solitudine, bisogno che si manifesta soprattutto nei lunghi periodi di stressanti inattività quotidiane.
Il lockdown vissuto all’inizio della pandemia, e anche quello, per tanti versi differente ma più lungo, che stiamo vivendo e sembra non finire mai, invece di favorire più conoscenza e incremento di amicizia e affettività sembra aver provocato disastri e guai in ogni senso.
Il Natale sembra giungere a proposito. È vero che è stato preceduto dalla festività dell’Immacolata, ma questo lungo periodo che ci prepariamo a vivere, anzi, che già stiamo vivendo, vi invito a trascorrerlo in positivo, ad approfondire la conoscenza delle persone tra le quali viviamo, a guardarci dentro per tirar fuori e distruggere il negativo che c’è, a “costruire ponti” e non muri o barriere invalicabili, a cercare “ciò che ci unisce e non ciò che ci divide”, insomma a cercare di volerci più bene, ma veramente!
Ognuno cercherà di fare un passo indietro per ricostruire legami, amicizie, affetti! E questo avviene quando si riconoscono le proprie colpe senza rinfacciare quelle altrui! E quand’anche non ci fossero colpe proprie, di fronte a quelle altrui gettarle alle proprie spalle invece di puntare il dito, spalancare le braccia per accogliere invece di affilare il coltello della lingua per lanciare fendenti a destra a e a manca.
Questo è il Natale che vive un cristiano!
Se Dio non avesse perdonato il peccato dell’uomo, il Natale non ci sarebbe stato!
Se l’uomo non perdona il peccato del fratello non celebra un vero Natale!
È con questi pensieri, desideri e sentimenti che vi incontro per augurarvi Buon Natale, è questo il mio augurio per ciascuno di voi e per ciascuna vostra famiglia, per chi ha perso il lavoro o non lo trova, per chi si trova ad affrontare prove e difficoltà di ogni tipo, assicurando il ricordo nella Santa Messa di Natale, che una volta coincideva approssimativamente a mezzanotte, ma quest’anno sarà alle ore 19 a causa del covid. Ma poi, se ci pensiamo, l’ora della nascita di Gesù è sconosciuta, ma sicuramente è avvenuta, come si desume dai Vangeli, dopo il calar del sole e il sorgere del sole del giorno seguente, da questo possiamo dedurre che Gesù per nascere in ciascuno di noi o nella nostra famiglia non ha l’ora stabilita e può farlo quando vuole, perciò sicuramente il suo Natale in noi avverrà tutte le volte che ci sarà un abbraccio o una stretta di mano sinceri!
Buon Natale a tutti, vi benedico di cuore!
vs don Stefano
Ti invitiamo a reastare in tema, essere costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Palazzo Tenta 39 si riserva comunque il diritto di allontanare le persone non adatte a tenere un comportamento corretto e rispettoso verso gli altri.