La nostalgia fissata sulle foto qui sulla pagina di Palazzo Tenta si rinnova giorno per giorno come un rullino che gracchia nella cinepresa di Nuovo Cinema Paradiso. Aneddoti, ricordi, racconti, in pochi mesi prima dell’emergenza sanitaria hanno restituito dignità e potere agli abitanti e agli amanti di questa alta Irpinia. Potere ad ognuno di poter dire la propria, in versi, poesie, interventi ed interviste; partecipazione politica che prima era viva solamente ai banchetti preelettorali o nelle battute da bar con arrugginiti veleni, che oramai non fanno ridere più nessuno. Va così delineandosi una nuova coscienza identitaria che grazie allo scorrere di queste diapositive virtuali sul web fa riconoscere a molti i propri sbagli, ma senza pentimento, trovando la ragione dei propri percorsi: una nostalgia che perde quasi la sua accezione negativa ma che va ad avvalorarsi guarda caso specie nel periodo dell’avvento religioso di fine anno. Come a fissare una punessa sulla mappa geotemporale di ciascuno, che giovani e non chiamano pedantemente curriculum vitae, giacché la pausa globale riassetta come non mai sentimenti, affetti e progetti, speranze e passato da riesaminare. Personalmente i foconi, le castagne e la cultura altopicentina in generale accompagna già le mie giornate prenatalizie e la nostalgia carica di tutto ciò, quest’anno va incredibilmente in avanti.
Caro babbo Natale regala serenità benessere e progresso ai luoghi del mio cuore, così pure chi è lì migliora non solamente con le mie e loro speranze affinché i buoni auguri si verifichino.
Antonio Cortese
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