Nella giornata di domenica 25 febbraio, dopo una iniziale fase di tempo stabile, avremo un deciso peggioramento del tempo a partire dalle regioni nord-orientali.
Entro la serata un afflusso molto freddo avrà raggiunto tutto il centro-nord.
Avremo precipitazioni che assumeranno carattere nevoso fin verso quote basse sulle regioni centro-settentrionali.
Dalla tarda serata, o al più tardi in nottata, la quota neve tenderà a scendere fino a quote di pianura sulle zone del medio adriatico e a quote basse sulle zone interne della Campania.
Le temperature continueranno a diminuire.
Nella giornata di lunedì 26 febbraio tutta l’Italia, tranne l’estremo sud e la Sicilia, sarà investita da una ondata di freddo, e le precipitazioni diverranno nevose anche in zone bassissime delle regioni centrali, in particolar modo su quelle adriatiche. Anche in Campania, Puglia e Basilicata la neve cadrà a quote molto basse. Non escludiamo qualche sconfinamento sulle coste campane e magari qualche episodio, temporaneo, di neve sui rioni più alti di Napoli.
Martedì 27 febbraio le regioni del nord e buona parte di quelle centrali entreranno in una fase di gelo. Il sud-Italia, un po’ più ai margini, sarà interessato da termiche comunque rigide con valori decisamente sotto le medie.
Nella suddetta giornata le precipitazioni si presenteranno alquanto deboli, al più moderate sulle zone del medio adriatico. I venti, fra moderati e forti saranno particolarmente gelidi sulle regioni del nord e sulle regioni centrali adriatiche.
In sostanza si attiverà, soprattutto sulle regioni del centro-nord, il famoso “Burian” il vento gelido delle steppe russe-siberiane che già nella giornata precedente avrà interessato tutto il nord-Italia e parte di quelle centrali adriatiche.
Tendenza successiva:
La giornata di mercoledì 28 febbraio resta, al momento, quella che potrebbe riservare delle sorprese sotto l’aspetto precipitativo.
Infatti sembra previsto in avvicinamento alla nostra penisola un afflusso di aria umida da ovest che, sollevandosi su quella fredda al suolo, comporterebbe copiose nevicate di “addolcimento”, che interesserebbero la pianura padana e le basse quote delle centrali tirreniche. In questo caso la Campania si troverebbe al limite. Pertanto nella suddetta regione le nevicate interesserebbero solo i rilievi a quote più alte.
Nella giornata di giovedì 1 marzo, i suddetti flussi umidi dovrebbero impadronirsi di tutte le regioni centro-meridionali. Quindi avremo un deciso e rapido aumento delle temperature.
Ci siamo allungati già troppo. Pertanto ritorneremo sull’evoluzione delle giornate di mercoledì 28 febbraio e di giovedì 1 marzo, nel prossimo aggiornamento.
Nota: dal comunicato si evince una fase particolarmente fredda per l’Italia. I “media” già da diversi giorni, come previsto, hanno annunciato l’imminente episodio invernale con la solita enfatizzazione dello stesso.
Alla fine avremo effettivamente una fase da connotati “storici?”
A nostro avviso, in termini di freddo sicuramente il nord-Italia e parte delle regioni centrali saranno raggiunte da valori sicuramente severi.
Ma la storia si farebbe, in termini di precipitazioni nevose, solo se il flusso occidentale, previsto per il secondo step previsionale (28 febbraio-1 marzo), non sia troppo invadente.
Altrimenti possiamo definire il prossimo evento invernale, sicuramente di buona fattura, ma la storia, almeno per il centro-sud va messa da parte. A differenza, questo sì, della gran parte dell’Europa centro-settentrionale.
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