Perché dobbiamo leggere? A cosa serve leggere?

di Gino Di Capua

“Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico”.
Paul Sweeney

Ho un bellissimo ricordo del prof. Parenti, mai stato mio insegnante, ma in quegli anni, negli anni 60, io con alcuni altri ragazzi, andavamo a casa sua a prendere dei libri da leggere.

Il prof. Parenti in cambio, alla riconsegna, pretendeva un riassunto del romanzo.

Ricordo benissimo il mio primo libro: “Le tigri di Mompracem” di Salgari. E da allora che cerco sempre  di avere un libro aperto non lontano da me.

Ancora oggi, grazie professore Parenti.


Leggiamo poco? Sarà vero? Forse inconsciamente riteniamo la lettura ancora un obbligo scolastico.
Quand’è stata l’ultima volta che abbiamo veramente preso il tempo di leggere un libro?

Anch’io come tante persone, non sono abituato a leggere quotidianamente. Spesso mi dico che mi manca il tempo, ma questo, lo so, è un falso alibi. E allora m’impongo almeno un paio di libri al mese… Mentre la lettura dovrebbe essere quotidiana.

E POI PERCHÉ DOBBIAMO LEGGERE?A COSA SERVE LEGGERE?

Il motivo è semplice: innanzitutto la lettura è il più bel modo per mantenere attive le capacità cognitive, stimolando di continuo il cervello. Diversi studi indicano che la stimolazione mentale può rallentare la progressione, se non fermarla completamente, la malattia di Alzheimer e della demenza.

Come tutti gli altri muscoli del corpo, il cervello ha bisogno di allenamento per rimanere forte e sano. La regola “USALO O LO PERDI” si applica perfettamente al nostro cervello.

Un libro, come qualunque altro tipo di lettura e non solo, ma anche giochi di riflessione come scacchi, cruciverba, ecc. stimolano il nostro intelletto. Tutti sono utili per trasportarci in un’altra dimensione, distrarci e ridurre il nostro stato d’ansia.

Che si tratti di stress legato al lavoro o di preoccupazioni legate alla vita quotidiana poco importa, la lettura lo diminuisce sensibilmente e ha la capacità di rilassarci quasi completamente.
Leggere per migliorare l’attenzione e la concentrazione. La lettura è in grado di raffinare l’anima, implementando l’empatia e la fantasia. Leggere richiede tempo, ma non ha orari e offre immense soddisfazioni, forti emozioni e infiniti spunti di riflessione.

Quando leggiamo un romanzo, la nostra attenzione è rivolta alla trama di quella storia. E questo è uno dei vantaggi della lettura: è come se il resto del mondo si dissolve e puoi immergerti completamente nei dettagli di quella vicenda.

Leggere per dare al cervello nuove informazioni.
Più conoscenze abbiamo, meglio siamo attrezzati per affrontare nuove sfide.

Sono molte le informazioni da ricordare, ma il cervello è un organo miracoloso che le registra con sorprendente facilità.

LA LETTURA MIGLIORA LA MEMORIA, LA CONOSCENZA, IL SAPERE.

E questo non ci sarà mai più tolto.

Esprimersi in modo eloquente e preciso è una preziosa risorsa, professionale e non. Essere in grado di comunicare con chiunque è un ottimo modo per migliorare la nostra autostima. Da qui l’importanza della lettura.

Scrivere meglio è un altro argomento a favore della lettura. Certamente va di pari passo con l’arricchimento del proprio vocabolario. La lettura di opere pubblicate e ben scritte ha un effetto notevole sullo stile della  scrittura. Osservare la cadenza, la fluidità e lo stile di altri autori influenza inevitabilmente in meglio il nostro modo di scrivere.

La cosa più sorprendente è che ogni volta che formiamo una nuova memoria, creiamo nuove sinapsi (aree di contatto tra i neuroni) e solidifichiamo le sinapsi esistenti.

Ciò significa che la lettura, formando nuove memorie, aumenterà la nostra capacità di trattenere i ricordi a breve termine e ha un effetto regolatore sul nostro umore. In fondo, la lettura è sinonimo di relax.

Ma oltre a questa riconosciuta qualità, il tema di un libro può anche portarci serenità e una notevole pace interiore e suscitare un sentimento di calma.

Al mattino, se ne abbiamo la possibilità, proviamo a leggere 10-15  minuti prima di andare al lavoro (in autobus o in metropolitana, ad esempio): ci sorprenderemo dell’effetto positivo del livello di concentrazione una volta sul posto di lavoro.

Leggere, quindi, è il consiglio più bello che possiamo ricevere… E allora, questa settimana, scegliamo un buon libro (io ho appena finito di leggere il romanzo “USHANKA, i ponti di Leningrado” della nostra scrittrice BAGNOLESE Antonella Juliano, una penna elegante e raffinata) che ci insegni qualcosa, che migliori la nostra conoscenza in una materia specifica. O forse un libro che ci fa evadere al punto che ripensi ancora alla sua storia quando non lo hai più in mano.

Che cos’è un libro in fondo? Se non  un viaggio nel mondo tra fantasia e realtà… E non solo il testo scritto: nelle sue pagine c’è anche un po’ della nostra vita mentre lo leggiamo. E infatti, io ho il vizio di completarlo con piccoli post-it, come un diario dove annoto frasi e pensieri, quelli che più mi fanno riflettere, sia per la bellezza dello scritto che per il trasporto mentale che mi procura.

Un libro poi, puoi anche acquistarlo e “mai” leggerlo. Un libro puoi anche trattarlo così. Lui non si offende,  perché lo sa che è una presenza solida, a prescindere se l’hai consultato oppure no.

E un giorno, chissà, lo prenderai in mano svogliatamente, incomincerai a sfogliarlo, a leggere, per ritrovarti all’ultima pagina… E forse in quel momento ti senti come se un amico ti avesse abbandonato.

Gino Di Capua

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