Premio Strega, il bagnolese Giovanni Solimine riconfermato alla guida della Fondazione Bellonci

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Giovanni Solimine è riconfermato per il prossimo quinquennio alla presidenza della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, attiva nella promozione della lettura e organizzatrice del Premio Strega. Già consigliere e componente del Comitato scientifico della Fondazione, è stato eletto all’unanimità dal Consiglio di amministrazione dell’ente, di cui fanno parte – oltre a Solimine – Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Melania G. Mazzucco, Dacia Maraini, Walter Pedullà, Stefano Petrocchi, Antonio Scurati e Marino Sinibaldi.

Giovanni Solimine 70 anni già docente, fino allo scorso anno presso La Sapienza – Università di Roma, dove dirigeva il dipartimento di Scienze documentarie, linguistiche e filologiche. Studioso di problemi del libro, dell’editoria, della lettura e delle biblioteche. Suoi i volumi: “L’Italia che legge” e “Senza sapere”, pubblicati da Laterza. È stato presidente del Forum del libro di cui oggi è Presidente Onorario e componente del Consiglio superiore dei beni culturali.

A darne la notizia è lo stesso Giovanni Solimine attraverso il suo personale sito web: Sono stato rieletto per un secondo mandato alla presidenza della Fondazione Bellonci, organizzatrice del Premio Strega. Ringrazio il Consiglio di Amministrazione che ha voluto rinnovarmi la sua fiducia per un altro quinquennio. Questi anni trascorsi alla guida della Fondazione Bellonci – cui fui chiamato nel 2017 dopo l’improvvisa scomparsa di Tullio De Mauro – sono stati impegnativi ma ricchi di soddisfazioni: la struttura si è rafforzata, la rete dei partenariati si è ampliata, il Premio Strega e le altre manifestazioni hanno consolidato il loro prestigio. La ristrutturazione dell’appartamento romano di via Fratelli Ruspoli in cui vissero Maria e Goffredo Bellonci e in cui diedero vita al Premio assieme a Guido Alberti e agli “Amici della Domenica”, oggi sede della Fondazione, e la sua trasformazione in “casa museo” ci consentiranno di sviluppare nuove iniziative e momenti di confronto a partire dai libri.

Il Premio istituito a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega, che dà il nome al Premio, sin dalla nascita è stato indice degli umori dell’ambiente culturale e dei gusti letterari degli italiani. I libri premiati hanno raccontato il nostro Paese, documentandone la lingua, i cambiamenti, le tradizioni. In questi settant’anni le scelte compiute dal Premio hanno incoraggiato i lettori italiani a leggere sé stessi, la loro storia e il loro presente attraverso lo specchio della narrativa contemporanea.

In Fondazione – continua Giovanni Soliminecrediamo nella cultura che si produce attraverso lo scambio e anche per questo motivo sono particolarmente contento che sia rientrata la decisione del Ministero degli Esteri, che in un primo momento aveva deciso di sospendere alcune attività dell’Istituto italiano di cultura di Mosca, tra cui anche quelle legate alla giuria internazionale del Premio Strega. Era una decisione in cui non eravamo stati coinvolti e che ci addolorava, perché colpiva illustri studiosi e intellettuali che non hanno alcuna responsabilità nelle scelte del governo russo.

Orgogliosa la comunità Bagnolese per il prestigioso riconoscimento ad uno dei suoi illustri figli, che nonostante la notorietà non ha dimenticato il suo paese natale, in cui ogni anno ritorna per trascorrere qualche giorno di vacanza, e rigenerarsi fra i boschi del Laceno e i vicoli del paese dove è nato e ha trascorso la sua infanzia.

Giulio Tammaro

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