«Senza valori non c’è sviluppo e non si esce dalla crisi». Il 12 luglio parlava così ai dipendenti dell’ Eni l’Amministratore Delegato Claudio Descalzi, in una riunione riservata. Certo, la considerazione era incentrata sulla problematica industriale di un grande gruppo teso a fare energia e nel contempo obbligato a ridurre le emissioni per ridurre l’inquinamento; o pensando alla cosiddetta transizione energetica a mantenere la produzione fossile e contemporaneamente investire nelle rinnovabili e nell’ economia circolare.
Lasciamo ad altra sede questo importante dibattito tecnologico-industriale e allargando questa considerazione sui “valori”, vi dico cari amici che senza valori non si amministrano correttamente comuni ed enti, non si trova equità ed equilibrio tra tutele dei lavoratori e flessibilità della forza lavoro, tra precariato e stabilizzazione, tra industria e tutela del territorio, tra Europa e istanze nazionali; ed infine non si superano le diseguaglianze, che purtroppo la sinistra ha dimenticato perdendo drammaticamente milioni di consensi.
Quindi teniamo conto, nel nostro operare quotidiano, dei nostri valori: rispetto altrui, rispetto del bene comune, unione e solidarietà. Abbassando (se possibile) i toni qualche volta eccessivi registrati sulla rete e non. E solo dopo, forse, troveremo la via per un nuovo sviluppo anche in questo Sud un po’ indietro rispetto al Nord.
Saluti a tutti e buona ripresa autunnale.
Giuseppe Preziuso (per i Bagnolesi “lo scienziatello”)
P.S.: Sono contento per il gradimento dei miei concittadini alla serata musicale (Alberto Laurenti e Rumba de Mar) da me organizzata a Ferragosto.
(da Fuori dalla Rete, Settembre 2018, anno XII, n. 5)
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