Nella tela RITROVARSI, la locuzione del sottotitolo, A CICÀ A CICÀ, ripresa dal dialetto bagnolese, indica il gioco del nascondino: un’eco appena percettibile, di corse, voci e risate ormai lontane. Nei sentieri incolti di ricordi perduti riaffiora la fugace visione di un attimo di felicità.
La contrapposizione tra l’elettrizzante corsa a nascondersi e l’obbligata stasi della conta, tra la spensieratezza della fanciullezza e la serpeggiante incertezza adolescenziale, interpone livelli di lettura dell’immagine, che appare ben delineata rispetto allo spazio, pur nell’assenza di un reale punto di fuga prospettico. Infatti, poste idealmente quasi sullo stesso piano, le figure sembrano, attraverso l’esercizio della memoria, riemergere nel presente, occupandone la scena.
Lì dove ricerca e scoperta si combinano, coesiste, in un racconto dell’infanzia, l’indulgente reminiscenza dell’adulto. Trasposto nella sfera della maturità, un gioco diviene la rappresentazione esistenziale di rapporti interpersonali: forse l’attesa ci ha visto a lungo soli e chiusi in noi stessi, così distanti ad aspettarci ancora. Quel RITROVARSI del titolo allora assume il significato di un nostalgico vagare, tra passato e futuro, dove tutto ha origine e dove tutti vorrebbero ritornare.
~ Testo di Rossella Della Vecchia
~ Ph Martin Di Lucia
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