Tutti espulsi dal convento, è accaduto alla “troupe” del “Tramontana” di Barbano
"Il processo di Verona" di Carlo Lizzani vince il VII Laceno d'Oro
“Il processo di Verona” ha vinto il VII Laceno d’Oro. Il film di Carlo Lizzani è stato proiettato nella piazza di Bagnoli Irpino dinnanzi ad un pubblico che ha seguito attentamente ogni sequenza, lo stesso regista che è intervenuto alla manifestazione ha presentato brevemente la sua opera. È stato proiettato anche il documentario a colori di Giuseppe Marzano “Stregoni in tight” al quale è stata assegnata la targa d’oro per il miglior cortometraggio Era presente una rappresentazione dell’ambasciata nigeriana in Italia.
Ieri sera era stato presentato in anteprima nazionale “II tramontano” un film del giovane Adriano Barbano alla sua prima esperienza come regista di un lungometraggio. Il film tratto da un racconto della scrittrice Rina Durante recente vincitrice del premio Teramo narra una storia tipicamente meridionale.
Flavio detto “II tramontana” (in pugliese vuol dire turbolento) per il suo carattere vivace. È figlio di un contadino della provincia di Lecce. La vita piuttosto misera nella provincia pugliese spinge i genitori del ragazzo ad emigrare in Svizzera ma le leggi che regolano l’emigrazione dei lavoratori inducono i genitori di Tramontana a chiuderlo in un convento di frati tanto dice il padre se va male uscirà con una licenza di scuola superiore altrimenti potrebbe anche convincersi a farsi venire la voglia di diventare frate. Il ragazzo dunque viene affidato ai monaci del convento locale e in un primo momento sembra essere contento di questa nuova vita li non si avvertono la miseria, la fame, Flavio sembra attratto dalla vita monacale ma cova propositi di libertà.
Il film a Bagnoli Irpino è stato accolto e seguito con molto interesse perché narra una vicenda che qui nell’Irpinia (da dove continua l’emigrazione verso terre straniere) diventa una triste e presente verità.
Adriano Barbano l’abbiamo detto è alla sua prima esperienza che tutto sommato possiamo dire sia stata molto positiva la scelta dei personaggi tutti attori per la prima volta è stata molto appropriata. Flavio D’ Autilia il giovanissimo protagonista ha dimostrato di possedere ottime qualità. Indubbiamente nel Tramontana si nota qualche ingenuità tecnica spiegabile come ci ha detto lo stesso regista se si tiene conto dell’attrezzatura a disposizione che non ha esitato a definire allo stato artigianale. Enormi difficoltà sono state incontrate durante la lavorazione del film.
Infatti, si era sparsa la voce che si trattava di un film anticlericale per cui tutta la troupe era stata (formata da una decina di persone) è stata espulsa dal convento dove erano state iniziate le prime scene e siccome nessun altro li ha voluti ospitare hanno dovuto riadattare un vecchio edifico.
La manifestazione del Laceno d’Oro proseguirà domani con l’assegnazione delle targhe d’Oro al Miglior attore Lando Buzzanca ed alla giovane interprete Maria Grazia Buccella.
Geppino Mariconda – L’Unità, Domenica 1 Agosto 1965
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