Domani quarant’anni da quel maledetto 23 novembre 1980. Parate di “soloni” ci ricorderanno che l’Irpinia uscita da quell’immane tragedia non è una terra sanata.
Nei paesi spiccano le case nuove dai colori un pò ingialliti dal tempo ma non ci sono abitanti. I giovani hanno ingrossato le statistiche occupazionali del Nord e quelle dell’emigrazione a dismisura.
Noi che siamo rimasti stiamo perdendo anche la speranza di rivedere i vicoli dei nostri paesi di nuovi pieni di vita. Sono stanco di sentire ogni anno la solita solfa che “abbiamo bisogno di una nuova ripartenza”.
Cari venditori di fumo non vi lascerò “violentare” il mio ricordo migliore dalle vostre parole: l’abbraccio dell’allora Presidente Pertini a un terremotato. Un bagliore di luce in mezzo a tanto buio chiamato terremoto che sembra non finire mai!
Buona domenica.
Gianluca Capra
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