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Bagnoli Irpino – aprile 2018
Nell’aprile del 2018 mi recai a visitare l’amico Angelo Chieffo (Angiulettu lu pittoru) nella sua proprietà storica di campagna a “Patierni”, e qualche centinaio di metri prima di arrivare a destinazione notai in un campo a destra una struttura interessante. Parlandone con il Chieffo, mi disse che quella era una fontana storica oggidì proprietà di Lorenzo Pallante detto “Nzinu picciulu”, che conoscevo molto bene essendo un amico e mio coetaneo. Nzinu cortesemente mi permise di accedere a tale fonte e ci accompagnò qualche giorno dopo a fare delle foto ravvicinate. Probabilmente sebbene la sorgente/fonte esistesse da tempi preistorici (quella zona è ricca di sorgenti), l’acqua fu incanalata solamente nel tardo 1600 come indicato sulla pietra frontale, e divenne di forma attuale solo dopo la ristrutturazione del 1832.
L’iscrizione scolpita sulla pietra frontale dice:
“D.O.M.
AGRUM HUNC FONTEMO AVITUM
AB ANNO 1693 POSITUM
DOMcus ARCHIP MAINENTI SIBI ET
SUIS NEPOTIB. RE EDIFICARE FECIT
ANNO D. 1832”
Cioè:
“A Dio Ottimo Massimo
L’antica fontana in questo campo
Posizionata dall’anno 1693
Domenico Arciprete Mainenti per sé e
Per i suoi fece ri-edificare
Nell’anno del Signore 1832”
Don Domenico Mainenti era in quell’epoca (inizio anni Venti fino alla morte avvenuta nel 1848) Arciprete e Parroco dell’Insigne Collegiata Santa Maria Assunta della terra di Bagnoli, diocesi di Nusco, e fu sepolto nella Chiesa di San Domenico. Figlio di un “nobile” riferito come D. Martino Mainenti (dottore forse) nacque a Bagnoli nel 1762. Il padre, Martino Mainenti, non era di Bagnoli ma della terra di Vallo (forse Vallo della Lucania) e dopo essersi trasferito a Bagnoli aveva sposato la nobildonna indicata come “Magnifica” Anna Maria Padrone. La famiglia Maimenti aveva uno stemma araldico che fu anche piazzato sulla fontana. Un’altra prova che la famiglia Mainenti non avesse origini bagnolesi è l’assenza di tracce nel Catasto Onciario di Bagnoli del 1754. L’Arciprete, o suo padre, acquistarono probabilmente il campo di “Muntinnla” nei pressi di “Patierni” da vecchi proprietari durante quelle prime decadi dell’Ottocento, ristrutturandolo e riedificando la fontana nel 1832. –
Giovanni Labbiento
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