In questo periodo di Quarantena, in cui facciamo tutti, chi più chi meno, grandi scorpacciate di film, sono rimasto colpito da una pellicola di Marco Bellocchio del 2009, dal titolo “Vincere”. La pellicola è incentrata sulla figura di Ida Dalsèr, prima amante del Duce, quando Mussolini si affacciava alla politica. E’ lei che ha fatto aprire “Il Popolo D’Italia” ed è sempre lei che non ha mai rinnegato il folle amore per il dittatore pagando con la vita.
La straordinaria interpretazione di Giovanna Mezzogiorno, fa emergere la grande passione giovanile della Dalsèr per il suo Benito, fino a quando per salvare l’onore di Donna Rachele, venne internata in un paio di manicomi. Stessa sorte toccherà a suo figlio Benito Albino, entrambi rei di non avere rinnegato il rapporto con il Duce. Un Benito Mussolini, interpretato, altrettanto splendidamente da Filippo Timi, noto negli anni recenti soprattutto per “I delitti del Barlume”.
La Dalsèr tra le tante donne del Duce, è quella mai “trovata ufficialmente” (furono cancellati tutti i documenti, sia l’unione civile che il certificato di Nascita di Benito Albino) ma nello stesso tempo è una di quelle che lo ha amato di più. Tutti ricordiamo Claretta Petacci a Piazzale Loreto, ma chi morirebbe in manicomio pur di non rinnegare un amore ???.
Daniele Marano
(da Fuori dalla Rete, Maggio 2020, anno XIV, n. 2)
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