“Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”

L'iniziativa

Un gesto per richiamare alla solidarietà che alle tantissime autorevoli adesioni aggiunge anche quella (meno importante ma egualmente convinta) di Palazzo Tenta 39.


L’associazione Libera lancia un appello alla solidarietà e umanità con l’invito a indossare sabato 7 luglio un indumento rosso. Il rosso è il colore che impone alla sosta, alla riflessione. Ma è anche e soprattutto il colore delle magliette e dei vestiti indossati dai piccoli migranti che tentano la fortuna con le traversate nel Mediterraneo, i cui corpi tuttavia vengono restituiti dal mare dopo i naufragi.

“Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati alcuni giorni fa davanti alle coste libiche – scrive don Luigi Ciotti, presidente di Libera – Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori“.

Mentre in Europa ancora si discute sul problema dell’immigrazione, Ciotti chiede di contrastare “questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini”.

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